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Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Marzo/Aprile 1980

A Novembre 1979 nasceva “L’astronomia”, bimestrale di scienza e cultura diretto da Margherita Hack.

Il nostro attivo Presidente Mario Monaco preparava subito un articolo che voleva essere una guida alla scelta degli oculari. Già a fine Dicembre veniva comunicato che l’”articolo è stato giudicato buono” e che sarebbe stato pubblicato probabilmente a Marzo.

Così fu: sul numero 3 de “l’astronomia” di Marzo/Aprile 1980 venne pubblicato l’articolo dal titolo “Oculari quanti e quali”, scritto con linguaggio asciutto ed essenziale, e che riporta dati e considerazioni ancora attuali ai giorni nostri.

Vi invitiamo a leggere l’articolo saricabile in formato pdf

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Febbraio1980

A Febbraio 1980 veniva esposto, nella riunione di Venerdì 8 e sul notiziario del mese, il progetto di un blink.

Il blink, o blink comparator, era uno strumento capace di comparare due negativi fotografici, relativi a due pose dello stesso campo stellare effettuate in due momenti differenti, e di evidenziare eventuali differenze. Se si osservava una immagine presente in un negativo e non nell’altro poteva quindi trattarsi di una nova, di una supernova, di un pianetino o di una cometa.

Il metodo è illustrato nell’articolo comparso sul notiziario di Febbraio 1980 e scaricabile in formato pdf.

Il blink è stato successivamente realizzato dal Presidente Mario Monaco e dallo stesso presentato a Bologna nel congresso nazionale del 1984 dell’Unione Astrofili Italiani

Ora, con l’utilizzo delle immagini digitali e dei software di elaborazione delle immagini, il blink è uno strumento superato che trova ormai posto tra i cimeli storici.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Maggio1980

Trenta anni or sono si assistette, all’interno del G.A.S., a un impulso volto al raggiungimento dell’obiettivo di visitare siti astronomici professionisti e di effettuare anche osservazioni da telescopi presenti nei siti.

Nella prima pagina del numero del notiziario di Maggio 1980 si legge: “Gita all’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese – Su invito dell’amico Astronomo Walter Ferreri dell’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese, probabilmente (la data definitiva deve essere ancora fissata) il 17/5, una nostra delegazione composta da 5-6 persone si recherà in quell’Osservatorio e (potrà, n.d.r.) avere la possibilità di vedere all’oculare del nuovo rifrattore da 40 cm ed eventualmente con gli altri strumenti, il pianeta Giove, Marte e Saturno e qualche altro oggetto celeste. Una rappresentanza del G.A.S. è stata pure invitata ad andare all’Osservatorio di Asiago”.

Come potrete leggere nell’articolo apparso sul notiziario di Giugno 1980 e scaricabile in formato pdf, la visita all’Osservatorio di Asiago si è svolta nei giorni 3 e 4 Maggio 1980, ma non si è potuto osservare al telescopio di 122 cm(!) di diametro a causa del cielo coperto e di una pioggia pressoché continua, mentre la pioggia e il vento hanno addirittura dissuaso i partecipanti a partire alla volta dell’Osservatorio di Pino Torinese il giorno 17 Maggio.

A distanza di 30 anni possiamo osservare che la prima legge di Murphy “se qualcosa può andare mare, lo farà”, che, per gli astrofili, si declina in “se c’è in previsione un importante evento astronomico, sarà brutto tempo”, continua a valere e a verificarsi.

Il G.A.S., forte ormai di questa esperienza, attua degli escamotage, organizzando eventi che siano indipendenti dal tempo meteorologico: l’ultimo esempio è proprio, a distanza di 30 anni, il nuovo impulso alla organizzazione di gite sociali, che si è concretizzato con la visita al Planetario di Pino Torinese del 17 Aprile u.s., evento che possiamo affermare essere perfettamente riuscito nonostante “Giove Pluvio” abbia colpito in modo inclemente.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Giugno 1980

Trenta anni or sono venne presa la decisione di tenere il 3° Campo Estivo Astronomico al Cugn di Goria.
I primi due campi estivi, nel 1978 e nel 1979, si tennero a Piampaludo, località che dista circa 20 km da Sassello, situata a circa 850 m di quota.
Nel 1980 si decise di tenere il campo in alta montagna. Vennero ipotizzati e analizzati diversi siti, tra cui Limonetto, il Colle dei Signori e il colle di Sampeyre.
Nella riunione del Consiglio Direttivo del 13 Giugno 1980 si decise di tenere il Campo Estivo al Colle di Sampeyre, più precisamente al Cugn di Goria, decretando enfaticamente il sito “il più bel posto astronomico del mondo”.
Per il Gruppo Astrofili Savonesi si può dire che sia diventato davvero tale perché da allora, tranne una eccezione, il Campo si è tenuto “al Cugn”, e quel luogo è entrato nei cuori di chi ha avuto la ventura di partecipare a quella edizione ma anche, ritengo, di coloro che sono arrivati al Gruppo, e hanno frequentato il Campo, successivamente e che continuano a essere presenti, anche almeno per una notte, all’evento.
Quest’anno, come visibile in altra pagina del sito, si terrà al Cugn il 33° C.E.A.
A Giugno 1980 venne inviata ai soci una circolare straordinaria che comunicava la decisione e formalizzava le norme di partecipazione al 3° C.E.A. La circolare è scaricabile in formato pdf .

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Estate 1980

Il 6 Agosto del 1980, alle ore 8 e 30, la carovana del Gruppo Astrofili Savonesi si dirigeva per la prima volta al Cugn di Goria per tenere la terza edizione del Campo Estivo Astronomico.
Tante le differenze, ma tante le affinità a distanza di trent’anni:

  • la data di partenza è proprio la stessa (6 Agosto) ma la durata del campo è ora, anzi da molti anni, più limitata (il 3° C.E.A. venne smontato il 14 Agosto);
  • tutte le operazioni erano più lente e macchinose: basti pensare che si partì alle 8e30 e, senza fermarsi per il pranzo, si arrivò al Cugn alle 14;
  • venne utilizzata per la prima volta una tenda da circa 20 mq, definita tenda ammiraglia. L’ammiraglia è stata, ed è ancora, la testimone dei progetti, dei mugugni, dei momenti di avvilimento e di vita sociale della gran parte dei partecipanti. E’ un po’ invecchiata e rattoppata, ma è ancora viva e vegeta e rappresenta il momento rituale di inizio del campo coincidente con il sempre complesso e vociante montaggio;
  • i giovani del tempo sono diventati i più anziani partecipanti di adesso (sigh!);
  • la strumentazione è ora significativamente superiore: allora disponevamo di un rifrattore da 102 mm, di un riflettore da 114 mm, di un rifrattore da 83 mm e di un altro da 60 mm;
  • il cielo allora era davvero buio e ora l’avverbio “davvero” non è più utilizzabile, ma per noi rimane il più bel posto astronomico del mondo!

E poi ... c’è chi si è praticamente conosciuto proprio il 6 Agosto del 1980 e il 6 Agosto 2010 parte alla volta del Campo con una bambina di nome Nahele di quasi dieci anni, che è la socia più giovane del Gruppo.

Nella foto i giovani del CEA-1980.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Autunno 1980

Nell’autunno del 1980, e precisamente il 29 Novembre, il Gruppo Astrofili Savonesi inaugurò la Camera Schmidt.
Inizialmente si era pensato di acquistare una Camera da 5,5 pollici, ma poi si optò per la più importante Camera da 8 pollici.
Per l’occasione venne redatto e stampato il “Numero Speciale quarta edizione” del notiziario del G.A.S.” interamente dedicato al nuovo acquisto.
La Camera venne ubicata all’interno dell’allora osservatorio sociale denominato “Specola di Campei”, in quel di Vezzi Portio, in parallelo al riflettore newtoniano da 25 cm di diametro.
Dopo un iniziale periodo di messa a punto e di presa di confidenza con lo strumento, la Camera iniziò a dare grandi soddisfazioni, permettendo di registrare immagini del cielo stellato che fino ad allora il Gruppo non aveva potuto assolutamente realizzare.
La Camera venne portata poi, per circa due decenni, al Campo estivo astronomico, fornendo immagini di rara bellezza e, in taluni casi, anche rare, come nel caso della cometa Austin 1982g.
Come già riferito in un precedente numero di questa rubrica, La Camera Schmidt, sebbene inventata circa 50 anni prima, era uno strumento innovativo a livello amatoriale, in quanto capace di effettuare fotografie a grande campo con aberrazioni pressoché inesistenti. Ora, con il passaggio alla tecnologia digitale delle immagini, la nostra Camera Schmidt, che utilizza quale elemento fotosensibile la pellicola fotografica, è diventata un cimelio storico. Varrebbe forse la pena di verificare se non sia ancora possibile utilizzarla sostituendo l’elemento fotosensibile classico con un elemento digitale.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Inverno1980/81

Il 14 Febbraio 1981 una delegazione del G.A.S. si recò presso l’Università Popolare Sestrese dove si tenne una relazione sull’attività del G.A.S. e venne proiettato il filmato del 3° Campo Estivo Astronomico. L’incontro ebbe un ottimo successo e, da allora e per alcuni anni, si intensificarono i rapporti tra il G.A.S. e la Sezione Astrofili dell’Università Popolare Sestrese. Tali rapporti si estrinsecarono in successive visite e conferenze e in una partecipazione significativa degli astrofili sestresi ai Campi Estivi Astronomici.
Nacque l’idea di costituire l’Associazione Ligure Astrofili (A.L.A.), tanto che per alcuni anni, sul vessillo dei Campi estivi, furono apposte le sigle G.A.S. A.L.A. U.A.I. L’idea era probabilmente velleitaria e non ben finalizzata, per cui l’A.L.A. non venne mai costituita. Gli unici eventi furono, nelle serate nuvolose dei Campi Estivi, sfide un po’ goliardiche su temi astronomici tra gli astrofili savonesi e i sestresi, sfide denominate A.L.A. GAMES.
Sarebbe probabilmente opportuno, eventualmente in relazione e collaborazione con l’Unione Astrofili Italiani, riprendere i contatti con le associazioni di astrofili a noi vicine per verificare possibilità e opportunità di rapporti e collaborazioni.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Primavera 1981

Trenta anni or sono il Gruppo Astrofili Savonesi stava vivendo una stagione di grande attività e fermento, che io paragonerei, mutatis mutandis, alla stagione attuale:

  • oltre alle riunioni e alle conferenze che si tenevano in sede, il Gruppo promosse l’attività sociale svolgendo, il giorno 9 Maggio 1981, una gita sociale all’Osservatorio di Nizza, utilizzando quale mezzo di trasporto un pullman, analogamente a quanto avverrà il giorno 16 Aprile di quest’anno con destinazione il Planetario di Milano;
  • il Gruppo considerò di aver consolidato l’organizzazione di un Campo Estivo Astronomico, cosicché si sentì autorizzato a scrivere un articolo intitolato “COME ORGANIZZARE UN CAMPO ESTIVO”, che venne pubblicato sul numero di Maggio/Giugno 1981 della rivista "L’astronomia", (articolo saricabile in formato pdf) nel quale, tra l’altro, si scriveva “…. il Gruppo Astrofili pensa di ripetere l’esperienza anche negli anni futuri…”. Eccoci pronti a organizzare il 34° C.E.A.!
  • il giorno 8 Maggio 1981 si tenne presso la sede una relazione intitolata “progetto per la costruzione della Stazione Astronomica Orazio Grassi” e il giorno 15 Maggio una seconda intitolata “piano di realizzazione della Stazione Astronomica Orazio Grassi”. Tale progetto nacque per il fermento allora esistente nel Gruppo e per l’entusiasmo dell’allora Presidente Mario Monaco. Doveva essere una costruzione di dimensione 9mx4m, in due piani, comprendente un ufficio, una biblioteca, un dormitorio, un cucinino, uno strumento principale e 4 strumenti minori. La distanza tra il progetto e le potenzialità del Gruppo fecero naufragare il progetto stesso sul nascere. Mi chiedo se, a distanza di trent’anni, non valga la pena di riprendere l’idea partendo dall’ipotesi di uno studio di fattibilità invece che da un progetto ben definito e iniziare un percorso che permetta di verificare se si possa, passo dopo passo, pervenire a definire un progetto di Osservatorio Sociale e quindi alla sua realizzazione.
Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Primavera 1982

A inizio 1982, o meglio nell'inverno 1981/'82, il Gruppo si trovò in una fase critica a causa della stanchezza e dell'insoddisfazione dell'allora Presidente Mario Monaco, che era il motore principale del Gruppo, il quale, in un lungo editoriale pubblicato sul notiziario di Dicembre 1982, diede sfogo alle sue sensazioni di scoramento e di insoddisfazione sostanzialmente verso i soci, a suo dire non sufficientemente partecipi verso l'attività del gruppo e, verrebbe da dire, non del tutto allineati con la sua visione.

Sebbene Mario Monaco fosse il motore principale del Gruppo, le sue esternazioni non risultarono obiettive per molti e soprattutto per Igor Altieri, in quella data storico Segretario, il quale diede sfogo alle sue sensazioni confutando, anche in maniera forte, quanto affermato da Monaco in una lettera pubblicata sul numero di Gennaio 2012.

Monaco rispose in maniera piccata, rassegnando dimissioni irrevocabili e annuncio' che sarebbe cessata anche la sua attività di redattore dell'allora notiziario. Si scusava, pertanto, con i soci se non avessero più ricevuto il notiziario e per la probabile sospensione della sua l'attività presso l'osservatorio.
Il 22 Gennaio si tenne un'assemblea "straordinaria", presieduta dal compianto don Silvio Ravera, nella quale i giovani del Gruppo si assunsero l'onere del notiziario e proposero di vararne una nuova edizione "con una veste completamente rinnovata".
Il nuovo notiziario venne presentato e discusso il 26 Febbraio e il 12 Marzo si tennero le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo, in cui i giovani ottennero la fiducia dei soci, divenendo maggioranza nel Consiglio (4 membri su 7); inoltre il giovane Sandro Zappatore risultò il socio con il massimo delle preferenze (29 voti su 34 votanti).
Nel mese di Aprile venne così alla luce il nuovo notiziario, a cui si volle dare la dignità di un nome (Cielosservare), più ampio e con una nuova veste (venti pagine di formato ridotto), con una struttura definita, composta da cinque rubriche (calendario delle riunioni, attività svolta, articolo o recensione, osservare il cielo, effemeridi e fenomeni celesti) e con uno stabile comitato di redazione composto da giovani (Roberto Bracco, Gianni Capra, Valerio Ghisolfi, Aldo Vassallo, Antonella Vassallo, Massimo Vesalici, Sandro Zappatore).
Accadde così, come succede fortunatamente spesso dei periodi di crisi e di transizione, che un possibile inverno per il Gruppo si tramutò in una Primavera. Tale periodo di grazia durò circa 5 anni: avremo modo di raccontare.
Potete scaricare qui, in formato pdf, la copertina e l'editoriale del primo numero.

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Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Estate 1982

Nell’estate 1982 si svolse il V Campo Estivo Astronomico, il terzo in località Cugn di Goria. Azzarderò qui l’affermazione che il quinto campo estivo sia stato il migliore di tutti.
Chi legge può pensare che l’asserzione sia dovuta al fatto che chi scrive è ormai un “vecchio” del gruppo e che quindi sia un’esaltazione del “bel tempo antico”. Può essere, ma la mia memoria e la documentazione di allora fanno pensare che si tratti di un’enunciazione oggettiva, o che, almeno, si possa affermare che il quinto stia nella hit parade dei nostri campi.

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