Sabato, 30 Maggio 2020 00:00

Giugno 2020

LA LUNA

*  5 GIUGNO LUNA PIENA
* 13 GIUGNO ULTIMO QUARTO
* 21 GIUGNO LUNA NUOVA
* 28 GIUGNO PRIMO QUARTO

Il 20 alle 22.44 il Sole raggiunge il punto più alto dell'eclittica: è il solstizio d'estate.


I PIANETI

MERCURIO: in buona posizione serale i primi 10 giorni del mese, è alla massima elongazione il 4 e si vede nei bagliori del crepuscolo nei Gemelli, proprio sotto Castore e Polluce, di mag. +0.1 all'nizio mentre l'11 si è indebolito a +1.1;
VENERE: in congiunzione inferiore il 3, emerge di prepotenza nel cielo dell'alba e a fine mese sorge nella piena oscurità avvicinandosi alle Iadi nel Toro. Ripete a ritroso la sequenza del mese scorso, cominciando in forma di sottilissima enorme falce e "ingrassando" progressivamente man mano che si allontana dal Sole. La magnitudine cresce fino a -4.7 mentre il diametro diminuisce da quasi 1' a  44". Il 19 lo vedremo vicino a una sottilissima Luna, che lo occulterà per una fascia di visibilità dal Canada alla Siberia;
MARTE: si vede ancora alle ore piccole nell'Acquario, di mag. 0 a inizio mese e -0.5 alla fine, ed entra nel vivo di quella che possiamo considerare la sua migliore apparizione di questi anni: il 12 il suo diametro supera il simbolico valore di 10", comunemente considerato il minimo per apprezzare qualche dettaglio al telescopio e al di sopra del quale si manterrà per tutto l'anno: l'opposizione si avrà il 6 ottobre. In realtà quella di due anni fu una "grande opposizione" (perielica), ma oggi lo possiamo osservare decisamente più alto in cielo e meno preda della turbolenza atmosferica. Nel 2018, inoltre, la superficie del Pianeta Rosso rimase quasi invisibile a causa di una gigantesca tempesta di sabbia che rovinò buona parte dell'apparizione;
GIOVE: nel Sagittario, sorge poco dopo le 23 a inizio mese ma ormai nel crepuscolo alla fine, rimanendo visibile per buona parte della notte a destra di Saturno. Si impone con la sua luminosià (mag. -2.7) e un diametro che cresce da 45" a 47" e lo rende appetibile con qualsiasi telescopio;
SATURNO: sorge poco dopo Giove, dal quale lo separano solo 5°, e per tutta la notte i pianeti giganti - entrambi in opposizione il mese prossimo - formano una spettacolare coppia tra Sagittario e Capricorno. Di mag. 0.4 a inizio mese e +0.2 alla fine, supera i 18" di diametro apparente e gli anelli, seppure molto aperti, cominciano a lasciar scorgere le zone polari del pianeta contro il cielo.



Le "4 viste"

Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N)  alle ore 22,00 circa del 15 giugno 2020.

 

SUD


La Vergine è ancora alta a Sud. Più in alto la Corona Boreale ed Ercole preannunciano il cielo estivo.



EST



La vista a Est vede innalzarsi la Lira, l'Aquila e il Cigno: il triangolo estivo. Molto più bassi a Sud-Est spuntano lo Scorpione e il Sagittario, con la Via Lattea.





NORD

L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
Cassiopea comincia ad alzarsi verso Nord-Est, mentre l'Orsa Maggiore comincia a scendere dalla parte opposta.



OVEST


Il Leone è ancora visibile a Ovest, Arturo molto alta in cielo. All'orizzonte i Gemelli.


FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI

COMETE       La ATLAS è andata, la  SWAN pure... come non era difficile immaginare, le due piccole comete di aprile e maggio, assai simili nel loro comportamento, hanno prodotto dei piccoli burst anticipati di luminosità che le hanno per breve tempo rese facili oggetti (per chi aveva a disposizione i cieli dei deserti cileni o namibiani) e hanno generato le più ingiustificate aspettative, conclusesi ingloriosamente in una nube di polveri sparpagliate. Succede per le comete al primo (e unico) passaggio in prossimità del Sole, che il più delle volte non sopravvivono al tremendo riscaldamento subìto avventurandosi entro l'orbita di Mercurio.
Non c'è due senza tre...?
La cadenza infatti continua, e a giugno un altro astro chiomato ci farà visita! Si tratta della Lemmon (C/2019 U6), scoperta dall'omonimo osservatorio lo scorso ottobre, che perlomeno passerà a distanza di sicurezza dal Sole - poco entro l'orbita terrestre - e potrebbe avere qualche chance in più di mantenere le promesse. Attualmente è di mag. 7 e oggetto dei cieli australi ma dopo il perielio, che viene superato il 18, avremo la migliore finestra di osservabilità - tanto per cambiare, in condizioni crepuscolari e di scarsissima altezza ma almeno in comodo orario serale: guardate un bel po' sotto Regolo, nella costellazione dell'Idra (il 23 passa nei pressi di Alphard) e poi nel Sestante. La magnitudine prevista è tra 5 e 6, che in queste condizioni e coi cieli tipicamente brumosi dell'inizio estate renderà necessario almeno un binocolo per osservarla. Il buon effetto di fase rispetto al Sole potrebbe però regalare una discreta coda fotografabile.
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