Sabato, 29 Febbraio 2020 00:00

Marzo 2020

LA LUNA

*  2 MARZO PRIMO QUARTO
*  9 MARZO LUNA PIENA
* 16 MARZO ULTIMO QUARTO
* 24 MARZO LUNA NUOVA


Il 20 marzo alle 4.50 il Sole sale sopra l'equatore celeste e inizia la primavera astronomica. Il 29 entra in vigore l'ora estiva.


I PIANETI

MERCURIO: trascorre tutto il mese nei bagliori del mattino e il 24 raggiunge ben 28° di elongazione dal sole, ma a causa dello scarso angolo che l'eclittica fa con l'orizzonte arriva a sorgere appena un'ora prima del Sole. Una possibilità di avvistarlo si avrà il 21, nello stesso campo binocolare di una sottile falce di Luna, sulla continuazione della brillante linea dei tre pianeti esterni;
VENERE: sfolgorante astro serale, il 24 raggiunge i 46° di elongazione dal Sole e si presenta alla massima altezza possibile nel suo ciclo di apparizioni che si ripete circa ogni otto anni. Evidente al più distratto passante cittadino, brilla di mag. -4.4 e guadagna ancora qualche punto di luminosità fino a tutto aprile. Dai Pesci attraversa tutto l'Ariete e conclude il mese a pochi gradi dalle Pleiadi, con cui avrà un bell'accostamento il mese prossimo. Al telescopio comincia ad apprezzarsi con un diametro apparente da 19" a 25" e al dicotomia nei giorni dell'elongazione: da ora presenterà fasi di falce sempre più sottile;
MARTE: ormai di "prima grandezza", brilla di mag. +1.1 a inizio mese e +0.8 alla fine, ed è protagonista nel cielo mattutino, a sinistra della "Teiera" del Sagittario, di una spettacolare "Danza dei pianeti" che nell'arco del mese consente di apprezzare i movimenti nel Sistema Solare. Il mese si apre con Saturno, Giove e Marte allineati in questo ordine. Mentre i primi due si spostano in modo trascurabile, Marte viaggia di rapido moto diretto (verso sinistra per chi osserva) e il 10 l'allineamento è praticamente equispaziato, mentre il 20 Marte passa meno di 1° a Sud di Giove. Nell'ultima decade del mese i tre pianeti sono concentrati nella vista di un binocolo a grande campo, e il 31 Marte passerà vicino a Saturno, continuando la sua corsa;
GIOVE: sorge alle 4.30 all'inizio del mese e alle 4 (ora estiva) alla fine. Di mag. -2.1, è il più brillante del trio e offre un disco apparente di 37" a fine mese;
SATURNO: nelle stesse condizioni di visibilità di Giove, è di mag. +0.8 e viene quasi "raggiunto" in luminosità da Marte nel corso del mese. Il disco ha un diametro di 16" e gli anelli sono già ottimamente osservabili prima dell'alba.
PLUTONE: come curiosità, anche se al limite dell'astronomia amatoriale, segnaliamo che il lontano ex-pianeta sarà anch'esso superato da Marte nella sua folle corsa. I due oggetti saranno separati da meno di un primo d'arco - quindi nello stesso campo telescopico ad alto ingrandimento - alle 5 del 23, in precarie condizioni di crepuscolo. Naturalmente l'estrema differenza di magnitudine - +0.8 Marte, +15.2 Plutone - aggiungerà difficoltà all'impresa!



Le "4 viste"

Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N)  alle ore 22,00 circa del 15 marzo 2020.

 

SUD


Le costellazioni del Cancro e del Leone dominano la vista mentre le costellazioni invernali si inclinano verso Ovest.



EST



La costellazione della Vergine e il Bootes con la brillante Arturo dominano la vista a est.


NORD

L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord. A sinistra della Polare si abbassa Cassiopea e più in alto, quasi allo zenit, notiamo la brillante Capella, mentre l'Orsa Maggiore si alza visibilmente.



OVEST


Orione e il Cane Maggiore, con le loro brillantissime stelle, si abbassano verso Ovest. La cintura di Orione adesso è orizzontale.



FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI

POLVERE DI STELLE      Da un sito ragionevolmente buio, alla fine del crepuscolo serale, il faro di Venere consente di individuare un "oggetto" estesissimo e poco popolare ma in realtà assai più facile da scovare per chi abbia solo voglia di provarci: parliamo della LUCE ZODIACALE, il bagliore diffuso da innumerevoli grani di polvere che occupano il piano del Sistema Solare e in certe condizioni diventano visibili come un fantasma di Via Lattea, di forma approssimativamente triangolare e con l'asse sull'eclittica. Provate a osservarlo in assenza di Luna nella seconda metà del mese, individuando l'eclittica attraverso i Gemelli, Aldebaran e Venere e cercando il fantomatico bagliore tra l'orizzonte e i 20° di elevazione.
Se la luce zodiacale si vede "facile e subito" e il sito di osservazione non è "ragionevolemnte", ma "seriamente" buio, può valere la pena di spingere la sfida più in là attendendo le ore centrali della notte, quando il punto antisolare - nei giorni che ci interessano collocato tra Vergine e Leone, un po' a destra di Spica - arriva alto in cielo. Con l'aiuto della visione distolta, o di una lunga posa con un obiettivo grandangolare, scorgerete un evanescente chiarore circolare, privo di contorni netti, da 5° a 10° di diametro, come una gigantesca debolissima cometa senza coda: ecco, avete visto la luce antisolare o Gegenschein, della stessa natura della luce zodiacale ma assai più tenue, visibile grazie al fatto di trovarsi in fase "piena", o come dicono i tecnici in luce retrodiffusa.
Avrete fatto una magnifica esperienza di astronomia senza telescopio!
Se volete strafare vi trovate a passare in Namibia o nel deserto di Atacama la luce zodiacale e la Gegenschein saranno congiunte da un filamento nebuloso che copre tutta l'eclittica...



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