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Giovedì, 30 Marzo 2023 00:00

Aprile 2023

LA LUNA

*  6 APRILE LUNA PIENA
* 13 APRILE ULTIMO QUARTO
* 20 APRILE LUNA NUOVA
* 28 APRILE LUNA NUOVA (eclissi anulare-totale, visibile dall'Australia)


I PIANETI

MERCURIO: apre il mese con un'ottima apparizione serale, basso verso Ovest-Nordovest nel crepuscolo. La massima elongazione il 12 è di soli 19.5°, ma il piccolo pianeta dalle nostre latitudini - e grazie alla posizione sopra l'eclittica dovuta alla sua orbita fortemente inclinata - si presenta quasi sulla verticale del Sole, guadagnando tempo per tramontare nella quasi piena oscurità per tutta la prima metà del mese. Per localizzarlo a occhio nudo ci si può basare su Venere e tirare una linea immaginaria verso l'orizzonte in direzione "ore 5" per circa 20° (un palmo col braccio teso). Brillante l'1 (mag. -1.1), si indebolisce di giorno in giorno e il 18, di mag. +1.5, diventa difficile da scorgere. All'elongazione si presenta in dicotomia (illuminato al 50%) con un diametro di 7.5", poi si ingrandisce e si assottiglia avvicinandosi alla congiunzione inferiore del 2 maggio;
VENERE: incontrastato astro serale, aumenta ancora il distacco dal Sole che a fine mese raggiunge i 42°, splende di mag. -4.2 e tramonta oltre 3 ore dopo l'astro diurno. Corre veloce tra le stelle del Toro, intorno all'11 passa a sinistra delle Pleiadi e termina il mese quasi nel'Auriga, apparentemente puntando Marte (spoiler: il sorpasso non ci sarà e i due pianeti rimarranno appaiati in cielo fino all'estate!). Al telescopio offre un disco di 15" in fase ancora gibbosa e il 23 è pochi gradi sotto una notevole falce di Luna;
MARTE: prosegue nella lunga fase calante di questa apparizione, indebolito a mag. +1.3 alla fine del mese e ridotto a 5" di diametro apparente. Si trova comunque ancora molto alto in cielo tra le stelle dei Gemelli e tramonta ben oltre la mezzanotte;
GIOVE: In congiunzione solare l'11, rimane invisibile tutto il mese: a maggio tornerà nel cielo mattutino;
SATURNO: visibile nel cielo del mattino, esce dai bagliori e a fine mese sorge 2h30m prima del Sole, è di mag. +1.0 e offre un diametro apprente di 16". Ancora un po' basso per l'osservazione al telescopio, si trova tra le stelle dell'Acquario e il 16 è affiancato da una bella falce lunare. In questa apparizione gli anelli andranno lentamente riducendo l'apertura, pur rimanendo ottimamente visibili.





Le "4 viste"

Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N) alle ore 22,00 circa del 15 aprile 2023.

 

SUD


La costellazione del Leone domina la vista a Sud.



EST


La costellazione del Bootes con la brillante Arturo domina la vista a Est, più bassa la Vergine.



 NORD

L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
Ormai sotto la Polare si abbassa Cassiopea e l'Orsa Maggiore raggiunge quasi lo zenit. Bassa sull'orizzonte di Nord-est rotola Vega.




OVEST


Le costellazioni invernali si abbassano verso Ovest. I Gemelli, tra le cui stelle passa Marte, sono ancora alti e Capella è ben visibile mentre Orione si corica sull'orizzonte e poco sopra vediamo il Toro dominato dal faro di Venere.


FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI

COMETE     Già molto parlare si fa della recente scoperta di una cometa cospicua, osservata a grandi distanze dal Sole e quindi sicuramente non di piccole dimensioni, denominata C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS in quanto scoperta da due osservatori indipendenti. E già circolano notizie di un astro fiammeggiante in arrivo, destinato nell'autunno 2024 a raggiungere la prima magnitudine o addirittura a rendersi visibile di giorno!
Si sa che applicare i consueti modelli per calcolare la curva di luce, soprattutto in comete di lungo periodo o al loro primo passaggio nel Sistema Solare interno (per questa cometa forse l'unico, visti gli elementi orbitali addirittura iperbolici), è quanto meno rischioso: a volte va bene, come per la Hale-Bopp, a volte molto meno come insegnano recenti esempi.
Aspettiamo con calma dunque, godiamoci l'attesa e seguiamo il progresso di questo visitatore dalla nube di Oort che al momento si trova al di là dell'orbita di Giove e brilla, si fa per dire, di mag. 17.





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