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Giovedì, 29 Novembre 2018 00:00

Dicembre 2018

LA LUNA

*  7 DICEMBRE LUNA NUOVA
* 15 DICEMBRE PRIMO QUARTO
* 22 DICEMBRE LUNA PIENA
* 29 DICEMBRE ULTIMO QUARTO

Il 21 alle 23:23 il Sole raggiunge il punto più basso dell'eclittica segnando il solstizio invernale.


I PIANETI

MERCURIO: ben visibile al mattino verso Sud-Est per la seconda e la terza settimana del mese, in quella che è senz'altro la sua migliore apparizione dell'anno. Rimane di mag. tra -0.3 e -0.5 e si vede sorgere prima dei chiarori del crepuscolo, sopra il ben più luminoso Giove che pian piano lo raggiunge: a fine periodo, il 21, i due pianeti si avvicinano per una stretta congiunzione che porta nello stesso campo telescopico il più grande e il più piccolo dei pianeti! La minima separazione sarà inferiore a un grado;
VENERE: fulgido astro mattutino, arriva a sorgere quasi 4 ore prima del Sole, rendendosi visibile verso Est alle ore piccole. Di mag. -4.9 a inizio  mese (massima brillanza) e -4.6 alla fine, è in allontanamento e presenta un disco illuminato per il 26% con 41" di diametro a inizio mese;
MARTE: per lunghi mesi oggetto serale, scorre tra Acquario e Pesci, ormai privo di interesse telescopico (diametro 9" a inizio mese) ma è ancora brillante, passando da mag. 0 a +0.4. Il 7, appena all'imbrunire, si potrà osservare una rarissima quasi-occultazione tra Marte e l'assai più debole NETTUNO (mag. +7.9). I due pianeti si troveranno nello stesso campo telescopico, anche a forti ingrandimenti, e saranno separati di appena 2'!! Ricordiamo che vere e proprie occultazioni mutue tra pianeti sono estremamente rare, con l'ultima avvenuta nel 1818 e la prossima, peraltro difficilmente visibile, prevista per il 2065;
GIOVE: passata la congiunzione eliaca, emerge nel cielo del mattino sotto Mercurio e a fine mese sorge prima delle 6, nella piena oscurità. E' di mag. -1.8;
SATURNO: ormai in posizione sfavorevole, è nel Sagittario e quindi tramonta poco dopo il Sole. Si avvicina alla congiunzione eliaca che sarà raggiunta il 2 gennaio.



 Le "4 viste"

Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N)  alle ore 22,00 circa del 15 dicembre 2018.

 

SUD

Il Toro domina la vista verso Sud. Basse sull'orizzonte le costellazioni della Balena e dell'Eridano annunciano il cielo invernale.


EST


Orione e i Gemelli dominano l'orizzonte Est. Seguiamo tra le costellazioni il Grande Ovale d'Inverno, formato (in senso orario) da Sirio, Rigel, Aldebaran, Capella, Castore, Polluce e Procione, che si spinge fino allo zenit.




NORD

L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
L'Orsa Maggiore risale  verso Est, mentre Cassiopea e Perseo sono alti in cielo. Vega lambisce l'orizzonte Nord e l'Orsa Minore sembra pendere dalla Stella Polare.



OVEST

Il Cigno domina l'orizzonte Nord-Ovest mentre a Ovest Pegaso e Andromeda si tuffano verso l'orizzonte. Basso tra Pesci e Acquario brilla Marte.




EVENTI SIGNIFICATIVI

METEORE     Le GEMINIDI, considerate il più spettacolare sciame dell'anno, si presenteranno la notte del 13 in condizioni di Luna quasi al primo quarto, favorendo le osservazioni nella seconda parte della notte. Il radiante è già alto in prima serata e non mancherà occasione di osservare queste veloci meteore, spesso brillanti e con vistose scie azzurre.

COMETE      Dobbiamo segnalare, anche se ormai non più visibile con piccoli strumenti, una cometa individuata con mezzi "umani" e non dai soliti telescopi robotizzati: il veterano Don Machholz, il più forte scopritore visuale di comete attualmente in attività, ha infatti messo a segno il suo dodicesimo colpo in compagnia di due altrettanto coriacei astrofili giapponesi. La cometa ha così assunto la denominazione ufficiale di C/2018 V1 Machholz-Fujikawa-Iwamoto. Attualmente in congiunzione eliaca, non ha mai superato la mag. 8 e tornerà assai indebolita nel cielo del mattino.

Ben più significativo è il ritorno della 46P/WIRTANEN, una cometa di breve periodo che orbita tra la Terra e Giove, che alla metà di questo mese raggiungerà contemporaneamente il perielio, il perigeo e una sostanziale opposizione al Sole, passando ad appena 12 milioni di km (0.07 AU) da noi. Inizialmente nell'Eridano, rimonterà rapidamente le costellazioni del Toro e dell'Auriga per passare prima tra Iadi e Pleiadi e poi vicinissimo a Capella, per chiudere l'anno nella Lince, in posizione circumpolare. Le circostanze dell'approccio e le caratteristiche della cometa (un piccolo corpo non molto ricco di materia volatile) ne faranno con tutta probabilità un oggetto diffuso, molto esteso e con una coda poco visibile, ma le previsioni di luminosità si azzardano fino a stimare la soglia dell'occhio nudo, per cui... mano ai telescopi!
Un'ottima cartina per avvistare la Wirtanen è disponibile qui:
https://s22380.pcdn.co/wp-content/uploads/Comet_46P_Dec18-Jan19_BW.pdf


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