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Sabato, 09 Gennaio 2016 00:00

Programma incontri

Riprrendono gli incontri e le serate osservative organizzate dal Gruppo Astrofili Savonesi: di seguito il programma invernale.


Sabato 14 gennaio 2017. Osservazione del Sole - con il rifrattore in banda H-alfa da 80mm acquisito con il contributo della Fondazione A.De Mari- Inizio ore 14:00

Venerdì 20 gennaio 2017Osservazione del cielo presso l'osservatorio cittadino OAS. Inizio ore 21:00

Venerdì 27 gennaio 2017Serata a tema -  Principi di astrofotografia (parte seconda) Relatore S. Zappatore. Inizio ore 21:00 

Sabato 4 febbraio 2017. Osservazione del Sole
 - con il rifrattore in banda H-alfa da 80mm acquisito con il contributo della Fondazione A.De Mari- Inizio ore 11:00

Venerdì 17 febbraio 2017. Osservazione del cielo presso l'osservatorio cittadino OAS. Inizio ore 21:00

Venerdì 24 febbraio 2017
Serata a tema - LE MISSIONI SU MARTE - Relatore R. Rosa. Inizio ore 21:00

Sabato 11 marzo 2017. Osservazione del Sole - con il rifrattore in banda H-alfa da 80mm acquisito con il contributo della Fondazione A.De Mari- Inizio ore 14:00

Venerdì 31 marzo 2017. Osservazione del cielo presso l'osservatorio cittadino OAS. Inizio ore 21:00


Se non diversamente indicato, le attività programmate hanno luogo presso il Campus Universitario, Via Magliotto 2, Savona, Palazzina Lagorio.

Gli incontri osservativi si avvarranno della strumentazione del'Osservatorio Astronomico Savonese (OAS), anch'esso sito presso il Campus Universitario di Savona, Via Magliotto 2.

Le osservazioni avranno luogo solo in caso bel tempo; in caso contrario verranno comunque organizzate attività sostitutive.

Altre eventuali aperture di OAS saranno decise sulla base di previsioni meteo affidabili: le relative date saranno comunicate sul sito WEB e sulla pagina Facebook e via e-mail ai soci e a tutti coloro che si sono registrati sul nostro sito.

Per ultieriori informazioni, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 11 Febbraio 2015 00:00

Un filamento di un milione di Km

Una 'prima luce' fotografica degna di nota, quella che ha visto il nostro LUNT LS80T l'8 febbraio scorso.  Quello che non si può fare a meno di notare nell'immagine, e che ha suscitato molto interesse, è il maxi filamento solare. Un fenomeno insolito quanto a dimensioni, stimate intorno al milione di km e tra le 5 e 10 volte più grande dei filamenti che solitamente compaiono sulla superficie del sole. Un filamento solare consiste in una treccia di plasma che rimane sospesa, sostenuta da campi magnetici, sulla superficie solare. Se dovesse diventare instabile ed eruttare, i suoi pezzi verrebbero in parte espulsi nello spazio, altri cadrebbero sulla superficie causando quello che si definisce un brillamento. Il fenomeno è ancora in atto e può essere seguito su Solar Dynamics Observatory. Qui sotto il dettaglio ad alta risoluzione realizzato con una lente di Barlow a 2.5x.
Filamento solare
Venerdì, 06 Febbraio 2015 00:00

Fotografare il nostro satellite

Il 24 gennaio 2015, nell' attesa di fotografare la cometa Lovejoy, il nostro socio, esperto di fotografia solare Valter Guzzo, ha approfittato di un buon seeing per effettuare il mosaico lunareVirtual Moon Atlas visibile nella nostra galleria di immagini. Ha utilizzato un rifrattore da 102 mm e una camera di ripresa Point Gray Chameleon in bianco e nero. Finita la sessione fotografica ottenuta spostando il rifrattore per inquadrare tutti i settori visibili del satellite, ha elaborato il tutto ottenendo un' immagine ad alta risoluzione che permette la stampa di una fotografia da 38x38 cm a 300 dpi. Al di là del trovare le condizioni giuste per la ripresa e la tecnica necessaria per una corretta esposizione globale, è interessante andare a cercare particolari per confrontarli con la realtà e capire se quelli che vediamo sull'immagine da noi realizzata sono artefatti prodotti dai software di elaborazione o formazioni geologiche di particolare natura. E così, visto che il dettaglio della foto lo consentiva, ne ho approfittato per fare un giro su Virtual Moon Atlas. Il software consente di visualizzare il nostro satellite in 3D ed esplorarlo per conoscere i nomi delle varie formazioni e le informazioni ad esse relative.  La superficie lunare è stata riprodotta partendo dalle foto della sonda LRO ad alta definizione. Qui a fianco potete vedere la porzione di superficie, estratta da Virtual Moon Atlas, che ritrae il cratere Petavius, una cratere di 177 KM di diametro con al centro una formazione montuosa. La parte interessante è quella riga nera che parte in diagonale dal monte e si protrae in basso a sinistra: è la Rimae Petavius, un canion di 82 Km di lunghezza per 2 Km di larghezza e che è perfettamente visibile sull'immagine realizzata da Valter (la foto nella nostra gallery è in bassa risoluzione e non lo consente; in alto un particolare della foto ad alta risoluzione). Invitandovi a scoprire il software Virtual Moon Atlas, concludo che a volte, forse per familiarità, ci scordiamo di quanto possa essere interessante il nostro satellite e quante sfide fotografiche esso può regalarci.
 
Mercoledì, 04 Febbraio 2015 00:00

Benvenuto LUNT!

Finalmente è arrivato.
A poco più di un anno dalla nascita dell' osservatorio, che oggi può contare su un generoso C11 Celestron come ottica principale per l'osservazione del cielo notturno, l'OAS si arricchisce di un prestigioso strumento per l'osservazione solare: il LUNT LS80T.
Il sole in H-alphaGrazie ad esso l'osservatorio potrà offrire alla cittadinanza la possibilità di vedere la nostra stella sotto una luce particolare: quella dell'idrogeno. E' infatti in questa lunghezza d'onda, denominata H-alpha, che il Sole mostra tutte le sue caratteristiche. Dalle protuberanze alle dinamiche della cromosfera, il LUNT è in grado di regalarci uno spettacolo che potrà interessare scuole, appassionati e curiosi in orari molto più agevoli da quelli previsti per l'osservazione notturna.
Ma vediamo di capire come funziona lo strumento e del perché è stata scelta questa soluzione tra le molte possibili.
Anzitutto osservare il sole può essere pericoloso se non si prestano particolari attenzioni, ma questo strumento rappresenta una scelta sicura soprattutto nell'ottica di divulgazione per le scuole e per la cittadinanza.

Lo strumento in sè è un rifrattore da 80 mm di diametro per una lunghezza focale di 560 mm, ma è dotato anteriormente di un filtro Energy Rejection Filter (ERF) che lascia passare solo la componente rossa, privata della componente infrarossa, ed è tarato sui 623.28 nanometri. Il filtro costituisce parte integrante del tubo ottico e non è rimovibile se non smontando il telescopio stesso. Essendo tarato per questa lunghezza d'onda specifica permette una visione più nitida del disco solare di un normale rifrattore (naturalmente con filtro solare anteposto).

Al centro del corpo ottico è situata la componente fondamentale: l'Etalon. E'un elemento costituito da due lamelle in vetro ottico con lavorazione ad altissima precisione (da qui il suo costo) spaziate in aria, che fungono da elemento interferenziale e agiscono sulla lunghezza d'onda consentendo variazioni dell'ordine dell'Angstrom. In particolare il nostro modello è dotato di Pressure Tuning che, regolando la pressione all'interno dell'Etalon, consente di ottenere una banda passante minore di 0,7 Angstroms. Agendo su di esso, semplicemente ruotando una manopola, è possibile regolare la visione in modo da ottenere immagini di protuberanze piuttosto che macchie solari.

Visto che l'Etalon lascia passare anche le armoniche dell'onda, le quali dimiuirebbero la nitidezza dell'immagine, prima dell'oculare è interposto il Blocking Filter (filtro di bloccaggio) che non solo le blocca ma consente, essendo costruito con un diametro adeguato alla focale del telescopio, di visualizzare l'intero disco solare.

Concludendo: il LUNT LS80T è un telescopio solare compatto e sicuro, che ben si presta per essere montato in parallelo allo strumento principale dell'osservatorio, ma che può essere facilmente trasportato in esterno, consentendo di svolgere attività di divulgazione nelle scuole e durante gli eventi pubblici ai quali siamo sempre più spesso invitati.

Ancora una volta ringraziamo la Fondazione A. De Mari di Savona che con il suo contributo ha reso possibile tutto questo e grazie alla quale da oggi potremo mostrare alla cittadinanza tutte le meraviglie che la nostra stella è in grado di mostrarci. 

Giovedì, 29 Gennaio 2015 00:00

Luna - 24 Gennaio 2015 alle 18:35

Luna crescente - primo quarto
Mercoledì, 21 Gennaio 2015 00:00

Cometa C/2014 Q2 Lovejoy dall' OAS

Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

Cometa C/2014 Q2 Lovejoy

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Inverno 1983/84

Nello scorso numero della rubrica "30 anni fa" (Autunno 1983) si era data la notizia che il G.A.S. aveva partecipato alla prima mostra del computer che si tenne nell’atrio e nella sala consigliare del Comune di Savona.
Durante la mostra, l’attuale Presidente Sandro Zappatore, allora giovane consigliere del Gruppo con delega alla divulgazione e studente universitario di Ingegneria Elettronica, incontrò alcuni docenti del Liceo Scientifico Orazio Grassi, tra cui l’esuberante e indimenticata Prof.ssa Ida Querzola, e formulò loro l’idea di organizzare un corso di informatica per gli studenti, materia che allora non trovava ancora sede nel piano di studi.

 

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Il Gruppo Astrofili Savonesi 30 anni fa

Nel dicembre 1979 il Gruppo Astrofili Savonesi aveva compiuto 10 anni di vita.

La fondazione del Gruppo risale infatti al 3 Luglio 1969, anche se i primi passi risalgono al 1966, quando Mario Quadrelli, astrofilo proveniente da Cremona e trasferitosi a Savona, cercava faticosamente appassionati di astronomia nel nostro territorio e organizza le prime riunioni. Nel 1979 il motore del G.A.S. è Mario Monaco, il più attivo tra i soci fondatori (Quadrelli si era nel frattempo trasferito altrove), Presidente del Gruppo dal 1971.

Nei dieci anni a partire dalla costituzione il Gruppo, grazie soprattutto all’impegno di Mario Monaco, aveva costruito il proprio osservatorio a Vezzi Portio. L’osservatorio, denominato Stazione Astronomica di Campei, era stato dotato di un rifrattore da 103mm di diametro, inaugurato il 17 Giugno 1972. Nel 1978 il rifrattore venne sostituito da un riflettore con uno specchio di 25cm di diametro, inaugurato il 29 Aprile dello stesso anno.

Mercoledì, 28 Maggio 2014 00:00

Gennaio 1980

A Gennaio 1980 viene definita l’attività che si dovrà svolgere presso l’Osservatorio Sociale (la Stazione Astronomica di Campei) mediante la formalizzazione di sei programmi e dei relativi partecipanti ai gruppi di lavoro.

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