Roberto Bracco

Roberto Bracco

Lunedì, 30 Marzo 2020 00:00

Aprile 2020

LA LUNA

LA LUNA

*  1 APRILE PRIMO QUARTO
*  8 APRILE LUNA PIENA
* 14 APRILE ULTIMO QUARTO
* 23 APRILE LUNA NUOVA
* 30 APRILE PRIMO QUARTO


I PIANETI

MERCURIO: immerso nei bagliori mattutini per tutto il mese, è in posizione sfavorevole all'osservazione;
VENERE: passata la massima elongazione, tramonta quasi 4 ore dopo il Sole a inizio mese e più di 3 alla fine, rimanendo l'oggetto più cospicuo del cielo serale. Nella terza settimana, complice l'ora estiva, lo vediamo tramontare quasi alla mezzanotte! Di mag. -4.5, raggiunge a fine mese la massima brillanza (-4.7) e in luoghi particolarmente bui è in grado di proiettare ombre. L'aspetto telescopico diventa interessante e  a fine mese presenta una falce illuminata per il 26%, con un'estensione apparente di 38". Si muove tra le stelle del Toro, il 2-3 è nei pressi delle Pleiadi e il 26 forma una spettacolare coppia con una bella falce lunare;
MARTE: sempre protagonista della "danza dei pianeti" nel cielo mattutino (sorge alle 4.30 a inizio mese e alle 3.20 alla fine), apre il mese a sinistra dell'ampia coppia Saturno-Giove. Tra il 9 e il 10 il trio è equispaziato, e successivamente Marte perde terreno continuando ad attardarsi: raggiungerà infatti l'opposizione in ottobre mentre i due pianeti giganti vi giungeranno a luglio. Inizialmente di mag. +0.8, arriva a +0.4 superando Saturno nel corso del mese. Il diametro apparente arriva a meno di 8". Il 15 una Luna esattamente all'ultimo quarto si unisce allo spettacolo;
GIOVE: brillante e maestoso, anch'esso nel cielo del mattino, raggiunge la mag. -2.3 e un rispettabile diametro di 40" a fine mese anche se è piutosto basso;
SATURNO: tra Marte e Giove, ne segue le sorti ed è di mag. +0.6. Gli anelli sono ben aperti, anche se si vanno progressivamente chiudendo, e il disco del pianeta sottende quasi 17".


Sabato, 29 Febbraio 2020 00:00

Marzo 2020

LA LUNA

*  2 MARZO PRIMO QUARTO
*  9 MARZO LUNA PIENA
* 16 MARZO ULTIMO QUARTO
* 24 MARZO LUNA NUOVA


Il 20 marzo alle 4.50 il Sole sale sopra l'equatore celeste e inizia la primavera astronomica. Il 29 entra in vigore l'ora estiva.


I PIANETI

MERCURIO: trascorre tutto il mese nei bagliori del mattino e il 24 raggiunge ben 28° di elongazione dal sole, ma a causa dello scarso angolo che l'eclittica fa con l'orizzonte arriva a sorgere appena un'ora prima del Sole. Una possibilità di avvistarlo si avrà il 21, nello stesso campo binocolare di una sottile falce di Luna, sulla continuazione della brillante linea dei tre pianeti esterni;
VENERE: sfolgorante astro serale, il 24 raggiunge i 46° di elongazione dal Sole e si presenta alla massima altezza possibile nel suo ciclo di apparizioni che si ripete circa ogni otto anni. Evidente al più distratto passante cittadino, brilla di mag. -4.4 e guadagna ancora qualche punto di luminosità fino a tutto aprile. Dai Pesci attraversa tutto l'Ariete e conclude il mese a pochi gradi dalle Pleiadi, con cui avrà un bell'accostamento il mese prossimo. Al telescopio comincia ad apprezzarsi con un diametro apparente da 19" a 25" e al dicotomia nei giorni dell'elongazione: da ora presenterà fasi di falce sempre più sottile;
MARTE: ormai di "prima grandezza", brilla di mag. +1.1 a inizio mese e +0.8 alla fine, ed è protagonista nel cielo mattutino, a sinistra della "Teiera" del Sagittario, di una spettacolare "Danza dei pianeti" che nell'arco del mese consente di apprezzare i movimenti nel Sistema Solare. Il mese si apre con Saturno, Giove e Marte allineati in questo ordine. Mentre i primi due si spostano in modo trascurabile, Marte viaggia di rapido moto diretto (verso sinistra per chi osserva) e il 10 l'allineamento è praticamente equispaziato, mentre il 20 Marte passa meno di 1° a Sud di Giove. Nell'ultima decade del mese i tre pianeti sono concentrati nella vista di un binocolo a grande campo, e il 31 Marte passerà vicino a Saturno, continuando la sua corsa;
GIOVE: sorge alle 4.30 all'inizio del mese e alle 4 (ora estiva) alla fine. Di mag. -2.1, è il più brillante del trio e offre un disco apparente di 37" a fine mese;
SATURNO: nelle stesse condizioni di visibilità di Giove, è di mag. +0.8 e viene quasi "raggiunto" in luminosità da Marte nel corso del mese. Il disco ha un diametro di 16" e gli anelli sono già ottimamente osservabili prima dell'alba.
PLUTONE: come curiosità, anche se al limite dell'astronomia amatoriale, segnaliamo che il lontano ex-pianeta sarà anch'esso superato da Marte nella sua folle corsa. I due oggetti saranno separati da meno di un primo d'arco - quindi nello stesso campo telescopico ad alto ingrandimento - alle 5 del 23, in precarie condizioni di crepuscolo. Naturalmente l'estrema differenza di magnitudine - +0.8 Marte, +15.2 Plutone - aggiungerà difficoltà all'impresa!

Martedì, 11 Febbraio 2020 00:00

I mostri del cielo

Qualcuno tra i nostri soci più stagionati ricorderà "I mostri del cielo", uno degli ottimi libri di divulgazione che l'astronomo italiano e pioniere dell'astronomia infrarossa Paolo Maffei (1926-2009) aveva pubblicato tra il 1970 e il 1980.
Tra questi "mostri" se ne annoverava uno facilmente reperibile sulla Terra, sotto forma di frammenti vetrosi, di varie dimensioni, dalla tipica forma a goccia: le tectiti.
TectitiA metà strada tra una roccia vulcanica e una meteorite, le tectiti si trovano in vaste aree del nostro pianeta (i "campi di caduta"), da cui ogni ritrovamento prende il nome: si parla così di moldaviti, australiti, georgiaiti ...
La composizione tipica delle tectiti richiede condizioni di formazione di altissima temperatura, quali si possono realizzare durante un impatto di grandi meteoriti, e in anni recenti diversi crateri fossili sono stati associati a campi di caduta in Europa e America. Le tectiti sono quindi riconosciute dalla comunità scientifica come frammenti, o meglio gocce, di roccia terrestre fusa e scagliata tutt'intorno dall'impatto di un cospicuo meteorite.
Mancava all'appello il "colpevole" del più grande di questi campi, quello Australoasiatico che copre una gigantesca area dall'Africa meridionale, alla Cina e a tutto l'Oceano Indiano fino all'Australia, ed è anche assai recente, meno di un milione di anni di età.
Tectiti2
Si stimava che l'oggetto in caduta dovesse avere un diametro dell'ordine del chilometro - molto più dell'evento Chelyabinsk del 2013, ma molto meno del catastrofico impatto che pose fine alla vita dei dinosauri e qualche altro migliaio di specie - ma com'è possibile che di un impatto così violento e recente non fosse rimasta traccia?
La risposta è finalmente arrivata da uno studio dell'Earth Observatory di Singapore, che ha individuato i resti del cratere nel Bolaven Plateau, in mezzo alla penisola indocinese, Laos meridionale. Hanno aiutato nell'identificazione lo studio di abbondanti tectiti trovate nei sedimenti locali, la loro compatibilità con quelle di tutto il campo di caduta, e soprattutto la traccia del cratere individuata con tecniche gravimetriche.
Tectiti3
Il  cratere non è visibile nelle foto da satellite in quanto completamente sommerso da un'ampia colata basaltica successiva.
La data dell'impatto - 780.000 anni fa - è oltretutto compatibile con la presenza dell'Uomo di Pechino, una popolazione di Homo Erectus che viveva proprio in quella zona. A che spettacolo avranno asssistito i nostri antenati?

Venerdì, 31 Gennaio 2020 00:00

Febbraio 2020

LA LUNA

*  2 FEBBRAIO PRIMO QUARTO
*  9 FEBBRAIO LUNA PIENA
* 15 FEBBRAIO ULTIMO QUARTO
* 23 FEBBRAIO LUNA NUOVA



I PIANETI

MERCURIO: In buona posizione serale nella prima metà del mese, è di mag. -1.0 a inizio mese e -0.7 il 10, poi si indebolisce velocemente. Raggiunge la massima elongazione di 18° il 10, con un disco di 7" in perfetta dicotomia, e grazie alla favorevole inclinazione dell'eclittica si può scorgere senza troppa difficoltà scendendo da Venere in direzione del punto di tramonto del Sole;
VENERE: sempre più fulgido astro vespertino, sembra più un aereo in avvicinamento che un oggetto celeste e cattura l'attenzione di chiunque. Per tutto il mese tramonta tre ore e mezzo dopo il Sole ed è di mag. -4.2. Il 27 è affiancato da una bella falce lunare;  
MARTE: si rende meglio visibile nel cielo mattutino ma è ancora piuttosto debole, mag. da +1.4 a +1.1 nel corso del mese, e offre appena 5" di diametro apparente. Interessante il suo rapido moto tra le stelle del Sagittario, che fa sembrare quasi statici i sottostanti Giove e Saturno. I tre pianeti classici esterni formano un bell'allineamento che diventerà equidistanziato il mese prossimo. Il 18 Marte è vicino alla Luna, che lo occulterà ma solo a favore degli osservatori americani;
GIOVE: anch'esso oggetto mattutino, sorge poco dopo la "teiera" del Sagittario e dopo Marte. Brilla di mag. -2.0 e presenta un disco apparente di 34";
SATURNO: emerge dai bagliori dell'alba ma rimane molto basso tra Sagittario e Capricorno e sorge 40' dopo Giove (il 19 e il 20 la coppia di pianeti giganti sarà accompagnata da una sottile falce di Luna calante). Di mag. +0.6, non si presta ancora alle osservazioni telescopiche.

Domenica, 29 Dicembre 2019 00:00

Gennaio 2020

LA LUNA

*  3 GENNAIO PRIMO QUARTO
* 10 GENNAIO LUNA PIENA
* 17 GENNAIO PRIMO QUARTO
* 24 GENNAIO LUNA NUOVA



I PIANETI


Un mese sostanzialmente privo di pianeti interessanti per la visione telescopica, cionondimeno notevoli per interessanti congiunzioni.
MERCURIO: In congiunzione superiore il 10, si vedrà bene di sera il mese prossimo. A fine mese è di mag. -1.0 e comincia ad affiorare nei bagliori serali, molto sotto Venere;
VENERE: Spettacolare astro serale, all'imbrunire si impone alla vista di chiunque grazie anche all'aria limpida e tersa della stagione. Splende di mag. -4 e rimane visibile nella piena oscurità, arrivando a tramontare 3 ore e mezzo dopo il Sole a fine mese. Il 28 si può ammirare vicino a una brillante falce lunare;
MARTE: passa dalla mag. +1.6 a +1.4, tornando astro di "prima grandezza", e a fine mese raggiunge un'elongazione di 52° dal Sole, diventando finalmente visibile con facilità nel cielo mattutino e apprestandosi all'eccellente opposizione che potremo ammirare in autunno. Il 20 forma un triangolo con Antares, confrontabile per colore e brillantezza apparente, e una sottile falce di Luna;
GIOVE: è di mag. -1.9 e riappare nel cielo del mattino, pochissimo prima dell'alba. Il 22 una falce di Luna molto sottile aiuterà a individuarlo;
SATURNO: in congiunzione eliaca il 13, viene occultato dal Sole come del resto Giove lo scorso mese, ma naturalmente non si tratta di un fenomeno osservabile. Sarà oggetto mattutino dal mese prossimo.
Sabato, 30 Novembre 2019 00:00

Dicembre 2019

LA LUNA

*  4 DICEMBRE PRIMO QUARTO
* 12 DICEMBRE LUNA PIENA
* 19 DICEMBRE ULTIMO QUARTO
* 26 DICEMBRE LUNA NUOVA

Il 22 alle 5:19 il Sole raggiunge il punto più basso dell'eclittica segnando il solstizio invernale.



I PIANETI


MERCURIO: ancora visibile al mattino verso Sud-Est per la prima e la seconda settimana del mese, è di mag. -0.6 per tutto il periodo, sorge al limite del crepuscolo mattutino 1h30m prima del Sole all'inizio del mese e 1h a metà, poi diventa difficile da avvistare;
VENERE: emerge con decisione dai chiarori serali, fulgido astro vespertino di mag. -3.9, e domina l'orizzonte Sud-Ovest. Tramonta poco meno di 2 ore dopo il Sole all'inizio del mese e quasi 3 ore alla fine, e al telescopio è ancora poco interessante. A inizio mese forma un bel trio equispaziato con Saturno (a sinistra) e Giove (a destra). Mentre quest'ultimo si immerge nei bagliori, Saturno viene superato da Venere il 10, quando i due pianeti saranno separati di meno di 2°. Come curiosità segnaliamo che il 12 Venere passerà anche poco più di un grado a Sud di PLUTONE - il più vicino e il più lontano dei pianeti in teoria nello stesso campo telescopico;
MARTE: trascorre il mese nella Bilancia, puntando verso la testa dello Scorpione, ed è di mag. +1.6. Oggetto mattutino quindi, sorge circa 3 ore prima del Sole per tutto il mese;
GIOVE: ormai immerso nei chiarori serali, apre il mese poco a destra di Venere ma presto diventa invisibile e il 27 è in congiunzione eliaca;
SATURNO: anch'esso oggetto serale, si vede per tutto il mese nei pressi di Venere, è di mag. +0.6 e a fine mese entra nel crepuscolo. Entrambi i giganti gassosi del Sistema Solare saranno invisibili il mese prossimo ma nel 2020 condivideranno la stessa porzione di cielo, fino alla Grande Congiunzione del prossimo dicembre, la terza della nostra carriera di astrofili.
Giovedì, 31 Ottobre 2019 00:00

Novembre 2019

LA LUNA

*  4 NOVEMBRE PRIMO QUARTO
* 12 NOVEMBRE LUNA PIENA
* 19 NOVEMBRE ULTIMO QUARTO
* 26 NOVEMBRE LUNA NUOVA



I PIANETI


MERCURIO: in congiunzione inferiore l'11 (vedi sotto per il TRANSITO), ha un'ottima apparizione mattutina e nell'ultima decade del mese si vede abbastanza facilmente un'ora e mezza prima dell'alba, basso verso SE: il 21 è di mag. +0.3 e il 31 di -0.6, mentre la massima elongazione di 20° si raggiunge il 28;
VENERE: comincia a emergere nel cielo serale, tramontando un'ora dopo il Sole a inizio mese ma quasi due alla fine, e balza all'occhio per la notevole luminosità (mag. -3.9) anche se al telescopio non presenta ancora alcun interesse. Di giorno in giorno si sposta verso Giove e i due brillanti astri saranno in congiunzone, separati di meno di 2°, il 22. Il 28 la coppia, un po' più separata, sarà affiancata da una sottile falce lunare;
MARTE: finalmente di nuovo visibile nell'oscurità al mattino, anticipa di oltre due ore rispetto al Sole ed è di mag. +1.7, un po' più debole di Spica, dalla quale passerà 3° a Nord il 10;
GIOVE: si immerge nei chiarori serali e offre ancora un bello spettacolo basso nel cielo del tramonto, di mag. -1.9, ma solo nella prima parte del mese ci sono ancora le condizioni per l'osservazione telescopica;
SATURNO: ancora visibile nel Sagittario, tramonta alle 20.30 a inizio mese e alle 18.30 alla fine, mantenendosi basso sull'orizzonte. Di mag. +0.6, presenta un disco di 16" e si può ancora tentare di avvistarlo se capita una serata paticolarmente calma. Gli anelli sono ancora in ottima apertura.
Venerdì, 27 Settembre 2019 00:00

Ottobre 2019

LA LUNA

*  5 OTTOBRE PRIMO QUARTO
* 13 OTTOBRE LUNA PIENA
* 21 OTTOBRE ULTIMO QUARTO
* 28 OTTOBRE LUNA NUOVA


Il 27 ottobre alle 3 entra in vigore l'ora invernale e gli orologi tornano a segnare l'ora media del fuso.




I PIANETI


MERCURIO: nel crepuscolo serale, ha un'elongazione di 24° il 19 ma per tutto il mese non arriva a tramontare un'ora dopo il Sole e rimane di difficile visibilità pur mantenendosi sempre di mag. 0. Si può tentare di avvistarlo sotto Venere a fine mese. Ritornerà ben visibile il prossimo mese al mattino, dopo lo spettacolare transito dell'11 novembre;
VENERE: affiora nel cielo serale e a fine mese tramonta un'ora dopo il Sole: lo si può scorgere come un brillante punto luminoso di mag. -3.9;
MARTE: unico pianeta visibile al mattino, a fine mese anticipa quasi 2 ore rispetto al Sole e si vede sorgere nell'oscurità, non lontano da Spica di cui però è nettamente più debole (mag. +1.8). Il 26 lo accompagna una sottile falce lunare;
GIOVE: oggetto prettamente serale, si può osservare per poco se l'atmosfera non è troppo turbolenta. Di mag. -1.8 a fine mese, si è ormai ridotto a 34" di diametro;
SATURNO: nel Sagittario, leggermente meglio piazzato di Giove, questo mese è in quadratura e presenta un bel gioco tridimensionale di ombre sugli anelli. Di mag. +0.5, ha un diametro apparente di 16" e se la serata è tranquilla offre il consueto spettacolo con gli anelli inclinati di 24° rispetto alla linea visuale.






Sabato, 31 Agosto 2019 00:00

Settembre 2019

LA LUNA

*  8 SETTEMBRE PRIMO QUARTO
* 14 SETTEMBRE LUNA PIENA
* 22 SETTEMBRE ULTIMO QUARTO
* 28 SETTEMBRE LUNA NUOVA

Il 23 settembre alle 9:50 il Sole scende sotto l'equatore celeste e inizia l'autunno astronomico.



I PIANETI


MERCURIO: in congiunzione superiore il 3, si allontana dal Sole tra le stelle della Vergine ma rimane molto difficile da avvistare per tutto il mese;
VENERE: nel cielo serale, è in posizione difficile come Mercurio: solo a fine mese è possibile tentare di avvistarlo, tramonta 30' dopo il Sole ed è di mag. -3.9;
MARTE: in congiunzione eliaca il 2, rimarrà invisibile fino a fine ottobre prima di emergere faticosamente nel cielo del mattino;
GIOVE: nell'Ofiuco, sta diventando oggetto serale ma è sempre notevole (mag. da -2.2 a -2.0, diametro da 38" a 36"). All'inizio del mese si trova al meridiano all'imbrunire;
SATURNO: è al momento il pianeta meglio piazzato per l'osservazione: poco sopra la "Teiera" del Sagittario, culmina alle 22 a inizio mese e alle 20 alla fine, quindi come Giove va osservato in prima serata. La magnitudine cala da +0.3 a +0.5 e gli anelli offrono ancora una spettacolare apertura, di circa 24° rispetto alla linea visuale. La prossimità alla quadratura permette anche di apprezzare l'ombra del pianeta sugli anelli stessi.



Mercoledì, 31 Luglio 2019 00:00

Agosto 2019

LA LUNA

*  1 AGOSTO LUNA NUOVA
*  7 AGOSTO PRIMO QUARTO
* 15 AGOSTO LUNA PIENA
* 23 AGOSTO ULTIMO QUARTO
* 30 AGOSTO LUNA NUOVA

Di questi tempi si usa chiamare "Luna blu" una Luna piena che si presenta due volte nello stesso mese. Sono aperte le iscrizioni per dare un nome alla doppia Luna nuova!



I PIANETI


MERCURIO: visibile al mattino, ha una buona apparizione che lo porterà quasi fuori dal crepuscolo dai primi giorni del mese fin oltre il 20. Il 10 è alla massima elongazione di 19° e si trova sul prolungamento della linea che unisce Castore e Polluce. La luminosità aumenta da -0.2 l'11 a -1.1 il 21;
VENERE: ormai perso nel crepuscolo, il 13 è in congiunzione superiore e tornerà visibile in autunno;
MARTE: anch'esso invisibile, si appresta alla congiunzione eliaca del mese prossimo. Il 26 raggiunge anche la massima distanza dal Sole (afelio) e dalla Terra;
GIOVE: nell'Ofiuco, non lontano da Antares, si vede nella prima parte della notte, ancora di buona luminosità (mag. da -2.4 a -2.2) e con un diametro che da quasi 43" scende a 39". Sempre da seguire i fenomeni della sua tormentata atmosfera, in particolare l'evoluzione della Macchia Rossa e della Zona Equatoriale Sud;
SATURNO: sempre nel Sagittario, a sinistra della Via Lattea, si vede dal crepuscolo fino a tarda notte e come Giove è in posizione ottimale all'inizio della nottata. Gli anelli sono ancora spettacolari e si presentano inclinati di oltre 24°, il pianeta ha un diametro di 18" e offre una magnitudine di +0.2.