
Fabrizio Biancardi
Il potere risolutivo
Abbiamo modificato la nostra webcam per poterla adattare al portaoculari del nostro telescopio. Per poter sfruttare al massimo le possibilità del nostro sistema (telescopio e webcam) e raggiungere il miglior risultato possibile dobbiamo però conoscere le caratteristiche ed il funzionamento di entrambi. Cominciamo dal telescopio.
Campionamento e Focale equivalente
Nell’ imaging in alta risoluzione dei corpi del sistema solare, una volta appurato che collimazione e seeing lo permettano, si devono tenere in considerazione fondamentalmente due parametri: il campionamento e la lunghezza focale equivalente.
Il termine ‘campionamento’ indica la conversione di una forma analogica (in questo caso la luce proveniente dall’astro) in una forma ad elementi discreti o finiti quali sono i pixel del nostro sensore digitale.
La Superluna del primo dell'anno
Fortunatamente, mentre a Savona, sede del nostro Osservatorio Astronomico Cittadino, la serata non era delle migliori (foschia fitta) in quel di Prato Nevoso la Luna si stagliava nitida nel cielo terso dei 1600 metri di altitudine a 5 gradi centigradi. Montato il tutto velocemente sulla neve, ho effettuato i due scatti necessari a comporre il satellite completo (ricordo che la focale del C8 non consente alla reflex di catturare tutto l'oggetto). La misurazione effettuata riporta una differenza di 10 pixel in più rispetto a quella della presunta "Superluna" dei primi del mese. A parte confermare quanto supponevamo, e cioè che a volte la stampa (e non solo) la fa più grossa di quello che è tanto per riempire gli spazi e attirare l'attenzione del pubblico, tenevamo a precisare che le differenze delle dimensioni apparenti della Luna nei vari periodi sono impercettibili. Questa è effettivamente una Luna "più grande" della scorsa. Ma sapreste notare una differenza di 10 pixel su 4616?
Operazione Fetonte
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Misuriamo la Luna: ecco i risultati
Semplicemente consultando Stellarium, abbiamo notato che l'evento dovrebbe invece verificarsi la notte tra l'1 e il 2 gennaio 2018.
A questo punto, visto che ci piace applicare il metodo scientifico, abbiamo provato a "misurare" la Luna per poi ripetere la misurazione il prossimo 1 gennaio.
Ma vediamo il procedimento che abbiamo applicato.
Anzitutto le grandezze riguardanti la volta celeste si esprimono in misure angolari, ossia porzioni dell'angolo di 360 gradi che otteniamo compiendo un giro su noi stessi mentre guardiamo l'orizzonte celeste.
Gli oggetti celesti, soprattutto i pianeti, coprono piccole frazioni di grado; nella fattispecie il diametro lunare è misurabile in primi d'arco (un primo è un sessantesimo di grado).
Abbiamo deciso di utilizzare un celestron C8 (diametro 203,2 mm e focale 2032 mm) ed una fotocamera reflex con un sensore di lato maggiore pari a 22.3 mm per un totale di 5184 pixel.
Tale scelta è dovuta alla necessità di poter inquadrare il diametro massimo dell'oggetto per poterlo misurare.
Il telescopio del nostro osservatorio ha una focale troppo elevata e inquadrerebbe solo una porzione di Luna.
Esiste una semplice formula per calcolare il campo inquadrato da un sensore applicato ad un obiettivo di determinata focale.
La formula recita: Campo inquadrato (in primi d'arco) = lato del sensore (in mm) * 3438/ focale dell'obiettivo (in mm)
dove 3438 è un numero derivante dalla conversione da radianti in primi d'arco.
Sostituendo tali grandezze con quelle del nostro setup si ottiene: 22.3 * 3438 / 2032 = 37.73 primi d'arco.
Un seeing decisamente buono ha contribuito a scattare una foto con turbolenza minima e nella quale si distingue molto bene il bordo dell'oggetto.
Caricata l'immagine in Photoshop, è stato possibile misurare il diametro del satellite in pixel. Tale dimensione è stata stimata in 4606 pixel.
Rapportati ai 5184 pixel totali dell'immagine indicano un diametro di 33.52 primi d'arco.
Vari software astronomici riportano la grandezza apparente della Luna in una data ora di un dato giorno, ed alcuni tengono conto anche di temperatura e pressione atmosferica in modo da compensare l'effetto distorsivo di quest'ultima. Secondo uno di questi accreditati software, la Luna alle ore 21.39 (ora locale di Savona) doveva apparire di 33.40'.
Questo ci porta ad una percentuale d'errore dello 0.35%, un gran risultato considerata la strumentazione in uso.
Ma adesso attendiamo il 1 gennaio 2018 quando la Luna, secondo la previsione, dovrà essere di poco più di 34 primi d'arco e, meteo permettendo, saremo pronti a ripetere la misurazione.
Brillamento solare
Le ultime dal Sole

Una bellissima elaborazione, un mosaico a valori di luce invertiti composta da Valter Guzzo, ci mostra la zona di origine del brillamento che il 6 settembre 2017 ha generato una tempesta solare che ha prodotto aurore boreali visibili persino dalla Scozia.
L'acquisizione è stata ottenuta con una camera Point Gray Chameleon B/N accoppiata ad un Daystar quark posto al fuoco di un telescopio rifrattore da 105 mm della Astroprofesional.
Il Daystar, come evidenziato tempo fa da un'altra bellissima acquisizione di una maxy protuberanza, evidenzia la peculiarità di conferire all'immagine una sorta di effetto 3D, percepibile nel getto di plasma uscente dalla zona superficiale evidenziata sulla destra.
Mosaico di 7 sequenze da 800 fotogrammi a 8 fps; elaborazione con Autostakkert! 3, registax 6, Photoshop
La Via Lattea sull'isola
Transit of Mercury
La via lattea dal terrazzo
La Via Lattea vista da Prato Nevoso (CN) sopra il monte Mondolè. Qui il cielo è ancora abbastanza buio nonostante i paesi vicini influiscano non poco, con le loro luci, sulla visibilità del cielo profondo. Singolo scatto non guidato da 30 sec con Canon 7D 28mm a f=3.5. Elaborazione con Photoshop per aumentare il contrasto del cielo.