LA LUNA

*  1 APRILE LUNA NUOVA
*  9 APRILE PRIMO QUARTO
* 16 APRILE LUNA PIENA
* 23 APRILE ULTIMO QUARTO
* 30 APRILE LUNA NUOVA


I PIANETI

Ancora una spettacolare Danza dei Pianeti nel cielo mattutino, ma a fine mese Mercurio dà il meglio in prima serata.

MERCURIO: come spesso avviene in primavera, negli ultimi 10 giorni del mese presenta la migliore apparizione serale dell'anno, con la massima elongazione il 29. In questa data il piccolo pianeta splende di mag. +0.3 sull'orizzonte Nord-Ovest ed è ancora a una buona altezza col progredire del crepuscolo, riuscendo a tramontare nella piena oscurità. Con un modesto aiuto ottico non dovrebbe essere difficile scorgere, prima che faccia buio totale, l'ammasso delle Pleiadi situato 2° a destra, e l'inizio di maggio offrirà una sottile bellissima falce lunare immediatamente nei pressi. A fine mese presenta un disco di 8" illuminato per il 36% e successivamente sarà possibile osservarlo in forma di piccola, sottile falce;
VENERE: passata la massima elongazione, si riavvicina progressivamente al Sole e cala un po' di luminosità (da -4.4 a -4.1), ma rimane sempre spettacolare. Si allontana da noi, con un diametro che scende da 22" a 18" e una fase che aumenta dal 55% al 67%. Venere è il fulcro di una spettacolare serie di allineamenti e congiunzioni che coinvolgono quattro dei cinque pianeti classici: inizialmente pochi gradi a sinistra della coppia Marte-Saturno (vedi), ne viene distaccato progressivamente e a fine mese viene raggiunto da Giove (vedi);
MARTE: continua la sua lenta ascesa nel cielo mattutino raggiungendo la mag. +0.9 a fine mese, poco meno brillante di Saturno con cui ha una stretta congiunzione. I due pianeti saranno staccati di meno di mezzo grado il 5, quando sarà possibile tenerli nello stesso campo telescopico a un ingrandimento tale da apprezare già gli anelli di Saturno e il piccolo disco di Marte (appena 5.2"). Presto Saturno si allontana e a fine mese Marte rimane praticamente a metà strada tra quest'ultimo e Venere;
GIOVE: diventa pienamente visibile nel cielo mattutino, ultimo dei pianeti maggiori a presentarsi, e a fine mese raggiunge la luminosità -2.1 con un diametro di quasi 35". Nei giorni prima e dopo il 20 apparirà una rara e spettacolare catena, apprezzabile al meglio senza strumenti (a parte una sveglia!) un'ora prima dell'alba, in cui Giove, Venere, Marte e Saturno si presenteranno quasi perfettamente equispaziati su un arco di 32°. Col finire del mese si avvicina a venere, verso una spettacolare e stretta congiunzione;
SATURNO: primo a mostrarsi al mattino, si trascina gli altri tre pianeti e a fine mese ha raggiunto i 75° di elongazione dal Sole, con un diametro di 16.5", gli anelli ancora ben apprezzabili con modesti telescopi e una luminosità di +0.9. La magnitudine è quindi uguale a quella di Marte ma la forte differenza di colore potrebbe farla apprezzare in modo differente a seconda dell'osservatore. Nei primi giorni del mese è vicinissimo a Marte, da cui progressivamente si distacca rimanendo presso la cuspide sinistra del Capricorno.

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LA LUNA

*  2 MARZO LUNA NUOVA
* 10 MARZO PRIMO QUARTO
* 18 MARZO LUNA PIENA
* 25 MARZO ULTIMO QUARTO


Il 20 marzo alle 16.33 il Sole sale sopra l'equatore celeste e inizia la primavera astronomica. Il 27 entra in vigore l'ora estiva.



I PIANETI

Tutti e cinque i pianeti classici sono nel cielo del mattino, poco interessanti al telescopio ma con notevoli raggruppamenti e congiunzioni.

MERCURIO: Ancora per poco nel cielo mattutino, si nota per la stretta congiunzone con Saturno il 2, quando i due pianeti (rispettivamente di mag. -0.1 e +0.8) saranno separati da appena un grado, visibili per pochissimo mezz'ora prima dell'alba e molto più bassi dell'ampia coppia formata da Venere e Marte. Presto Mercurio sparisce alla vista e raggiunge la congiunzione superiore il 27, in vista della buona apparizione serale di aprile;
VENERE: ha superato la massima luminosità e cala leggermente (da -4.7 a -4.4), avviandosi alla massima elongazione del 20, quando sarà (in realtà il giorno successivo) in dicotomia, ossia illuminato per metà, con un diametro apparente di 24". Per quanto cospicuo, non si alza mai troppo sull'orizzonte di Sud-Est e anzi è poco più basso del mese scorso, a causa della scarsa inclinazione dell'eclittica. A fine mese forma un bel raggruppamento con Marte e Saturno (vedi);
MARTE: stabilmente nel cielo del mattino, è facile da avvistare sempre nei pressi di Venere, da cui si discosta poco per tutto il mese, e il 15 raggiunge la minima separazone di 4° dal fulgido astro mattutino. È assai più debole (mag. +1.2) e mostra ancora un disco di dimensioni ridotte (appena 5" a fine mese);
GIOVE: in congiunzione eliaca il 3, sparisce alla vista per emergere anch'esso nel cielo mattutino ma diventerà avvistabile il mese prossimo;
SATURNO: riappare nel cielo del mattino, subito vicino a Mercurio, per poi "puntare" verso Venere che raggiunge tra il 27 e il 28, con Marte già nei pressi. Il 27 una falce lunare si aggiunge al trio, formando un bellissimo e raro raggruppamento di 4 oggetti del nostro sistema solare. Saturno è di mag. +0.8 e mostra un disco di meno di 16", con gli anelli che vanno lentamente chiudendo.



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LA LUNA

*  1 FEBBRAIO LUNA NUOVA
*  8 FEBBRAIO PRIMO QUARTO
* 16 FEBBRAIO LUNA PIENA
* 23 FEBBRAIO ULTIMO QUARTO



I PIANETI

Solo Giove si presenta per qualche giorno ancora nel cielo serale, mentre gli altri pianeti maggiori sono tutti raccolti a ridosso del Sole nei chiarori del mattino e per un paio di mesi non ci saranno pianeti visibili di sera.

MERCURIO: ha una discreta apparizione mattutina, fruibile per buona parte del mese, e il 16 raggiunge la massima elongazione (26° dal Sole), anche se per effetto della scarsa inclinazione dell'eclittica in questa stagione la sua massima altezza al crepuscolo si ha il 9. Nel periodo di visibilità si mantiene intorno alla mag. 0. Il 5 è alla minima distanza da Venere, ben più alto e brillante, e forma un ampio, curioso triangolo rettangolo con quest'ultimo e Marte;
VENERE: fulgido astro del mattino, anche se non troppo alto sull'orizzonte di Sud-Est, si vede nelle due ore prima dell'alba e splende di mag. -4.8, ben visibile anche seguendolo fino al sorgere del Sole. Al telescopio cambia rapidamente: da una bella falce illuminata per il 19% con un diametro di quasi 50" a inizio mese, allontanandosi rimpicciolisce e "ingrassa" fino a una fase del 37% per 32" di diametro;  
MARTE: apre il mese nel Sagittario, spostandosi abbastanza velocemente nel Capricorno durante il mese. Ancora debole (mag. +1.4) e insignificante al telescopio, con un diametro inferiore ai 5", forma un'ampia coppia con Venere negli ultimi giorni del mese. Notevole l'allineamento dei due pianeti con una sottile falce lunare il mattino del 27;
GIOVE: ormai in discesa verso la congiunzioneeliaca, si immerge nei bagliori serali e offre ancora un bell'avvicinamento alla Luna la sera del 2. Di mag. -2, diventa sempre meno visibile e tornerà al mattino ben entro il mese prossimo;
SATURNO: in congiunzione col Sole il 4, emerge poi nel cielo mattutino. Si presenta di mag. +0.8 e si può cominciare a scorgerlo sotto Venere negli ultimi giorni del mese.


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LA LUNA

*  2 GENNAIO LUNA NUOVA
*  9 GENNAIO ULTIMO QUARTO
* 17 GENNAIO LUNA PIENA
* 25 GENNAIO ULTIMO QUARTO


I PIANETI

MERCURIO: In ottima posizione nel cielo serale, si può vedere nella prima parte del mese, alla sinistra di Venere che però rapidamente abbandona la scena. Di mag. -0.7 a inizio mese e -0.3 l'11, raggiunge la massima elongazione dal Sole il 7 e offre una delle rare opportunità per vederlo senza troppe difficoltà, basso verso Sud-Ovest tra le deboli stelle del Capricorno. Il 12 si avvicina a poco più di 3° da Saturno, sfiorando una vera e propria congiunzione, ma si tuffa poi velocemente verso il Sole per arrivare alla congiunzione inferiore il 23 e riemergere a fine mese bassisismo nel crepuscolo mattutino;
VENERE: passa velocemente dal cielo serale, dove si può ancora scorgere nei primissimi giorni del mese, a quello del mattino: l'8 è in congiunzione inferiore col Sole e già pochi giorni dopo si riesce ad avvistarlo poco prima dell'alba, verso Sud-Est. Come al solito in queste circostanze si presenta in fase pressoché "nuova", rivolgendoci quasi tutto l'emisfero oscuro e presentando una sottilissima falce che raggiuerà il primo d'arco di dimaetro apparente, unico tra i pianeti. La falce è percepibile anche con un normale binocolo, e da sempre qualcuno sostiene che persone dalla vista eccezionalmente acuta la potrebbero anche apprezzare a occhio nudo. A fine mese si è decisamente alzato sull'orizzonte e sorge due ore prima del Sole, splendente di mag. -4.8 e con un disco di 50" illuminato per il 14%;
MARTE: emerge molto lentamente nel cielo del mattino e sorge per tutto il mese due ore prima del Sole. Inizialmente nello Scorpione, vicino all'altrettanto rossa Antares che però è decisamsnte più brillante, si sposta abbastanza rapidamente e a fine mese lo troviamo sopra il famoso asterismo della "teiera" nel Sagittario, dove nel frattempo si è reso cospicuo il faro di Venere. Il 29, e con più difficoltà il 30, allo spettacolo si aggiunge una sottile falce lunare. Raggiunge la mag. +1.4 e al telescopio non è ancora apprezzabile, con un diametro sotto i 5";
GIOVE: è di mag. -2.0 e perde velocemente terreno nel cielo serale, avvicinandosi ai bagliori crepuscolalari dove si immergerà a febbraio e mantenedosi all'inizio di un notevole raggruppamento di pianeti che all'inzio del mese, oltre allo stesso Giove, comprenderà, andando verso il Sole, Saturno, Mercurio e Venere;
SATURNO: di mag. +0.7, è ormai molto basso, tra Giove e il Sole appena tramontato.

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LA LUNA

*  4 DICEMBRE LUNA NUOVA
* 11 DICEMBRE PRIMO QUARTO
* 19 DICEMBRE LUNA PIENA
* 27 DICEMBRE ULTIMO QUARTO


Il 21 alle 16:59 il Sole raggiunge il punto più basso dell'eclittica segnando il solstizio invernale.

I PIANETI

MERCURIO: l'elusivo pianeta vivrà un momento di gloria al volgere del nuovo anno, con una bella elongazione serale in gennaio. Il 28 di questo mese lo potremo avvistare a sinistra del faro di Venere, la coppia bassa sull'orizzonte Sud-Ovest ma comunque apprezzabile anche senza ausilio ottico, e sarà di mag. -0.7. Fino alla fine dell'anno i due pianeti interni saranno circa alla stessa altezza e separati di 4°;
VENERE: ancora brillante astro serale, viene avvicinato da Giove e Saturno con cui forma un vistoso e grande allineamento, ma i tre pianeti non arriveranno mai alla congiunzione: Venere infatti torna verso il Sole entrando nella fase conclusiva di questa apparizione e, se all'inizio del mese il suo tramonto avviene quasi 3 ore dopo quello del Sole, a fine mese il ritardo si è ridotto a poco più di un'ora, ormai in condizioni crepuscolari e vicino a Mercurio (vedi). Rimane comunque sempre una visione spettacolare, di mag. -4.9 che a fine mese si riduce a -4.3, e il disco si presenta in forma di sottile falce all'approssimarsi della congiunzione inferiore del 9 gennaio: da 39" con una fase del 29% si arriva a fine mese alla bellezza di 60.4", illuminato per il 3%. Venere è l'unico pianeta la cui dimensione apparente possa superare il primo d'arco, e un paio di binocoli 10x di buona qualità lo potrà mostrare facilmente;
MARTE: unico dei pianeti classici non nel cielo serale, emerge a fatica dai chiarori dell'alba e a fine mese sorge nella piena oscurità, molto basso verso Sud-Est due ore prima dell'alba, non lontano da Antares con cui forma un'ampia coppia di "stelle rosse". Il 31 potremo ammirare la coppia "Ares-Antares" accompagnata da una sottile falce lunare, e Marte splenderà di mag. +1.5, alquanto più debole del cuore dello Scorpione;
GIOVE: oggeto decisamente serale, domina il cielo a Sud all'imbrunire e tramonta verso le 22. Splende di mag. -2.2 con un disco di 36" a metà mese;
SATURNO: precede Giove di un'ora, e a fine mese si avvicina ai bagliori del tramonto. Brilla di mag. +0.7 e appena scuro si possono ancora scorgere gli anelli, ma rimane molto basso sull'orzzonte.


FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI

METEORE    Le GEMINIDI, uno dei migliori sciami che ogni anno si presentano all'appuntamento - se non il migliore in assoluto - quest'anno non sono proprio in condizoni ideali la notte del massimo di attività, tra il 13 e il 14. Il disturbo lunare sarà infatti presente fino a dopo le 2.

COMETE   Occasione da non perdere per la nuova C/2021 A1 (Leonard), che potrebbe sfiorare la visibilità a occhio nudo o, più realisticamente, essere apprezzabile con i binocoli nei nostri tutt'altro che ideali cieli. Preparare vestiti caldi perché l'oggetto si vedrà nelle ore mattutine, raggiungendo la massima altezza prima dell'alba. Nella prima decade del mese attraversa la costellazione del Bootes, fino a passare 6° a Nord di Arturo, e si avvicina alla Terra fino alla minima distanza del 12, quando potrebbe splendere di mag. 4. Il condizionale è d'obbligo perché in quei giorni l'astro (speriamo) chiomato si immergerà anche nei chiarori crepuscolari, per poi riemergere bassissimo bel cielo serale: il 18 sarà 5° sotto (!) Venere, che perlomeno offrirà un facile punto di partenza per tentare di avvistarla. Ricordiamo anche che il 3 sarà nello stesso campo visivo del brillante ammasso globulare M3.


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*  4 NOVEMBRE LUNA NUOVA
* 11 NOVEMBRE PRIMO QUARTO
* 19 NOVEMBRE LUNA PIENA
* 27 NOVEMBRE ULTIMO QUARTO


I PIANETI

MERCURIO: Ancora visibile nei primi giorni del mese a conclusione della migliore apparizione mattutina dell'anno, si presenta nei chiarori dell'alba, basso veso Est-Sudest, ed è di mag. -0.8. Preferibilmente con l'aiuto di un binocolo, 4° a destra è anche visibile Spica. Successivamente si immerge nei bagliori ma una congiunzione abbastanza "estrema" si può tentare di scorgere il 10, quando 1° a destra si troverà Marte, assai più debole (mag. +1.6), che lentissimamente ritorna verso la visibilità;
VENERE: visibile di prepotenza nel cielo del crepuscolo e della prima sera, verso Sud-Ovest tra le stelle del Sagittario, è alla massima brillantezza (mag. -4.6, -4.9 a fine mese) e, passata la massima elongazione, comincia a presentare fasi sottili: a fine mese è illuminato per il 30% e presenta un disco di 38", lo stesso diametro apparente di Giove. Per tutto il mese tramonta intorno alle 20;
MARTE: praticamente invisibile nei chiarori dell'alba, si può provare a scorgerlo vicino a Mercurio (vedi) il 10;
GIOVE: ormai oggetto prettamente serale, è al meridiano appena calato il Sole e tramonta prima della mezzanotte. Ancora interessante al telescopio, presenta un diametro in calo da 42" a 38" e una magnitudine di -2.4;
SATURNO: nel Capricorno come Giove, lo precede di oltre un'ora ed è quindi visibile in primissima serata. Di mag. +0.7, presenta ancora gli anelli in ottime condizioni di visibilità.

FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
COMETE  Si sta avvicinando un astro chiomato di recente scoperta, la Leonard 2021 A1, che potrebbe - il condizionale è sempre
d'obbligo - diventare interessante in questo periodo e addirittura sfiorare la visibilità a occhio nudo. Attualmente localizzata tra Orsa Maggiore e Chioma  di Berenice, sfreccerà il mese prossimo da Arturo al Sagittario, passando a sole 0.2 UA dalla Terra il 12 dicembre e raggiungendo il perielio appena nell'anno nuovo. Per questo mese c'è da aspettarsi un oggetto telescopico, attualmente di mag. 10, ma che potrebbe guadagnare 3 magnitudini nel corso del mese.


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*  6 OTTOBRE LUNA NUOVA
* 13 OTTOBRE PRIMO QUARTO
* 20 OTTOBRE LUNA PIENA
* 28 OTTOBRE ULTIMO QUARTO

Il 24 ottobre alle 3 entra in vigore l'ora invernale e gli orologi tornano a segnare l'ora media del fuso.


I PIANETI

MERCURIO: si presenta nella migliore apparizione mattutina dell'anno: nonostante l'elongazione massima, che raggiunge il 25, sia di soli 18°, l'eclittica in questo periodo emerge quasi perpendicolarmente all'orizzonte constenendo all'elusivo pianeta di apparire nella piena oscurità e sorgere 100 minuti prima del Sole. A fine mese raggiunge la mag. -0.8 con un diametro apparente di circa 6";
VENERE: raggiunge a fine mese la massima elongazione di 47°, anche se in realtà il periodo migliore per osservarlo saranno gli ultimi due mesi dell'anno. Tramonta due ore dopo il Sole e brilla incontrastato nel  crepuscolo serale, trovandosi però piutosto basso al calare della completa oscurità. A fine mese il disco di 23" è illuminato per metà e la magnitudine raggiunge -4.6. Da non perdere la congiunzione con una sottile falce di Luna la sera del 9;
MARTE: giunge finalmente al termine "ufficiale" della sua apparizione, la congiunzione con il Sole, l'8 e inizierà lentamente a emergere nei bagliori del mattino, cominciando a rendersi appena visibile in dicembre: "appena" un altro anno lo separa dalla prossima opposizione;
GIOVE: ancora ben piazzato di sera, passa al meridiano nelle prime ore della serata tra le stelle del Capricorno: il disco presenta un diametro di 46" a inizio mese e 42" alla fine, mentre la luminosità è ancora significativa a -2.5;
SATURNO: pure nel Capricorno, precede Giove di un'ora ed è quindi ben piazzato appena buio. Il diametro equatoriale è 17" e la magnitudine +0.6.


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*  7 SETTEMBRE LUNA NUOVA
* 13 SETTEMBRE PRIMO QUARTO
* 20 SETTEMBRE LUNA PIENA
* 29 SETTEMBRE ULTIMO QUARTO

Il 22 settembre alle 21:21 il Sole scende sotto l'equatore celeste e inizia l'autunno astronomico.



I PIANETI

MERCURIO: trascorre tutto il mese molto basso sull'orizzonte verso Sud-Ovest ed è difficilmente osservabile anche se il 13 raggiunge la bellezza di 27° di elongazione massima. La posizione dell'eclittica alla sera è infatti molto sfavorevole, e al più si può tentare di avvistare l'elusivo pianeta nei giorni centrali del mese, mezz'ora dopo il tramonto, quando è di mag. +0.1;
VENERE: come Mercurio soffre le condizioni dei pianeti in posizione serale, ma è decisamente più scostato dal Sole (elongazione di 45°, quasi il massimo possibile, a fine mese) e arriva a splendere di mag. -4.2. A fine mese presenta un disco di oltre 18" illuminato per il 63%. Tra le stelle della Vergine, il 5 è poco più di 1° da Spica. Negli ultimi giorni del mese tramonta nella piena oscurità ed è facilmente visibile anche se rimane piuttosto basso sull'orizzonte;
MARTE: prosegue il lentissimo avvicinamento alla congiuzione eliaca ed è del tutto invisibile nei bagliori del tramonto;
GIOVE: forma ancora un'ampia coppia con Saturno, da cui ormai lo separano 18°, ed è tra le prime stelle dell'Acquario. Oggetto della prima serata, si osserva al meglio nelle ore prima della mezzanotte quando passa al meridiano. Il disco apparente passa da 49" a 46" e la magnitudine a fine mese è ancora un brillantissimo -2.7;
SATURNO: precede Giove, in pieno Capricorno, ed è quindi meglio apprezzabile di prima sera. Gli anelli sono ben inclinati e offrono ancora un grandioso spettacolo. Il disco del pianeta cala a 17.7" e la magnitudine è +0.5.


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*  8 AGOSTO LUNA NUOVA
* 15 AGOSTO PRIMO QUARTO
* 22 AGOSTO LUNA PIENA
* 30 AGOSTO ULTIMO QUARTO




I PIANETI

MERCURIO: molto basso nel cielo serale, tramonta sempre meno di un'ora dopo il Sole ed è scarsamente visibile. Poco significativa anche la congiunzione con Marte;
VENERE: brillante astro serale, fatica però a staccarsi dalle luci del crepuscolo a causa della sfavorevole inclinazione dell'eclittica rispetto all'orizzonte in questa stagione. Tramonta per tutto il mese un'ora e mezzo dopo il Sole e si rende comunque ben visibile grazie alla luminosità che durante il mese raggiunge mag. -4.0. Il  10 e l'11 gli si affianca una sottile falce lunare, con bell'effetto scenografico;
MARTE: praticamente terminata la sua apparizione, molto indebolito (mag. +1.8), è immerso nei bagliori serali: tornerà visibile di mattina verso fine anno;
GIOVE: nel Capricorno, a sinistra del caratteristico asterismo, è nella migliore posizione e si trova all'opposizione il 19. Raggiunge un diametro massimo di ben 49" e splende di mag. -2.9, dominando incontrastato il cielo per quasi tutta la nottata. Per l'osservazione telescopica conviene attendere le ore centrali della notte, quando raggiunge una discreta altezza sull'orizzonte;
SATURNO: precede Giove, raggiungendo l'opposizione il primo giorno del mese, ed è anch'esso visibile tutta la notte, sempre nel Capricorno ma sulla destra della costellazione. Gli anelli in questi anni vanno chiudendosi ma restano ottimamente visibili, con un'inclinazione di 18° rispetto alal linea visuale. La magnitudine è +0.2 e il diametro equatoriale 18.6", con una minima variazione nel corso del mese.


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*  1 LUGLIO ULTIMO QUARTO
* 10 LUGLIO LUNA NUOVA
* 17 LUGLIO PRIMO QUARTO
* 24 LUGLIO LUNA PIENA
* 31 LUGLIO ULTIMO QUARTO



I PIANETI

MERCURIO: ha una buona apparizione mattutina, che interesserà le prime due decadi del mese. Già il 4 si presenta alla massima elongazione, ma la migliore visibilità arriverà dopo una settimana, quando sarà alla massima altezza in cielo a crepuscolo appena iniziato, verso Nord-Est. La luminosità cresce per tutto il periodo, da +0.8 a inizio mese fino a un brillante -1.2 il 21, mentre le fasi più interessanti al telescopio saranno visibili nei primi giorni. L'8 è affiancato da una sottile falce lunare ed è anche in prossimità di ζ Tauri, nello stesso campo telescopico (in teoria anche insieme alla Crab Nebula, ma non sono le condizioni ottimali...);
VENERE: emerge con un po' più di decisione nel cielo serale, ma per tutta l'estate non arriva a tramontare due ore dopo il Sole. Splende di mag. -3.9 e tra l'11 e il 12 condivide il campo telescopico con Marte, assai più debole, con una bella falce lunare nei pressi. Il 21 è invece a poco più di 1° da Regolo;
MARTE: siamo agli sgoccioli dell'apparizione iniziata quasi due anni fa, e anche se assai indebolito (mag. +1.8) offre due belle congiunzioni, prima con Venere (vedi) e poi con Regolo, con cui sarà appaiato negli ultimi giorni del mese (separazione minima 37', poco più del diametro lunare) in pieno crepuscolo serale, bassissimo verso Ovest;
GIOVE: è nel Capricorno, a sinistra del caratteristico asterismo, e sorge in prima serata rendendosi ottimamente visibile in piena notte. Cresce in luminosità (mag. da -2.6 a -2.8) e il diametro arriva a ben 48";
SATURNO: anch'esso nel Capricorno, spunta meno di un'ora prima di Giove ed è quindi visibile per tutta la notte, avvicinandosi all'opposizione. Raggiunge la mag. +0.2 e un diametro equatoriale di oltre 18", con gli anelli ancora ben aperti e apprezzabili con qualsiasi strumento. Il 25 una Luna quasi piena formerà un ampio triangolo in mezzo ai due pianeti giganti.


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