Le "4 viste"
Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N) alle ore 22,00 circa del 15 giugno 2020.
SUD
La Vergine è ancora alta a Sud. Più in alto la Corona Boreale ed Ercole preannunciano il cielo estivo.
EST
La vista a Est vede innalzarsi la Lira, l'Aquila e il Cigno: il triangolo estivo. Molto più bassi a Sud-Est spuntano lo Scorpione e il Sagittario, con la Via Lattea.
NORD L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
Cassiopea comincia ad alzarsi verso Nord-Est, mentre l'Orsa Maggiore comincia a scendere dalla parte opposta.
OVEST
Il Leone è ancora visibile a Ovest, Arturo molto alta in cielo. All'orizzonte i Gemelli.
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
COMETE La ATLAS è andata, la SWAN pure... come non era difficile immaginare, le due piccole comete di aprile e maggio, assai simili nel loro comportamento, hanno prodotto dei piccoli burst anticipati di luminosità che le hanno per breve tempo rese facili oggetti (per chi aveva a disposizione i cieli dei deserti cileni o namibiani) e hanno generato le più ingiustificate aspettative, conclusesi ingloriosamente in una nube di polveri sparpagliate. Succede per le comete al primo (e unico) passaggio in prossimità del Sole, che il più delle volte non sopravvivono al tremendo riscaldamento subìto avventurandosi entro l'orbita di Mercurio.
Non c'è due senza tre...?
La cadenza infatti continua, e a giugno un altro astro chiomato ci farà visita! Si tratta della Lemmon (C/2019 U6), scoperta dall'omonimo osservatorio lo scorso ottobre, che perlomeno passerà a distanza di sicurezza dal Sole - poco entro l'orbita terrestre - e potrebbe avere qualche chance in più di mantenere le promesse. Attualmente è di mag. 7 e oggetto dei cieli australi ma dopo il perielio, che viene superato il 18, avremo la migliore finestra di osservabilità - tanto per cambiare, in condizioni crepuscolari e di scarsissima altezza ma almeno in comodo orario serale: guardate un bel po' sotto Regolo, nella costellazione dell'Idra (il 23 passa nei pressi di Alphard) e poi nel Sestante. La magnitudine prevista è tra 5 e 6, che in queste condizioni e coi cieli tipicamente brumosi dell'inizio estate renderà necessario almeno un binocolo per osservarla. Il buon effetto di fase rispetto al Sole potrebbe però regalare una discreta coda fotografabile.
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
COMETE La ATLAS è andata, la SWAN pure... come non era difficile immaginare, le due piccole comete di aprile e maggio, assai simili nel loro comportamento, hanno prodotto dei piccoli burst anticipati di luminosità che le hanno per breve tempo rese facili oggetti (per chi aveva a disposizione i cieli dei deserti cileni o namibiani) e hanno generato le più ingiustificate aspettative, conclusesi ingloriosamente in una nube di polveri sparpagliate. Succede per le comete al primo (e unico) passaggio in prossimità del Sole, che il più delle volte non sopravvivono al tremendo riscaldamento subìto avventurandosi entro l'orbita di Mercurio.
Non c'è due senza tre...?
La cadenza infatti continua, e a giugno un altro astro chiomato ci farà visita! Si tratta della Lemmon (C/2019 U6), scoperta dall'omonimo osservatorio lo scorso ottobre, che perlomeno passerà a distanza di sicurezza dal Sole - poco entro l'orbita terrestre - e potrebbe avere qualche chance in più di mantenere le promesse. Attualmente è di mag. 7 e oggetto dei cieli australi ma dopo il perielio, che viene superato il 18, avremo la migliore finestra di osservabilità - tanto per cambiare, in condizioni crepuscolari e di scarsissima altezza ma almeno in comodo orario serale: guardate un bel po' sotto Regolo, nella costellazione dell'Idra (il 23 passa nei pressi di Alphard) e poi nel Sestante. La magnitudine prevista è tra 5 e 6, che in queste condizioni e coi cieli tipicamente brumosi dell'inizio estate renderà necessario almeno un binocolo per osservarla. Il buon effetto di fase rispetto al Sole potrebbe però regalare una discreta coda fotografabile.