La materia oscura sempre più oscura

La materia oscura è, per così dire, ancora più oscura di quanto si pensasse. La meteria oscura rappresenta uno dei maggior interrogativi ancora aperti riguardo la nostra conoscenza dell'Universo. C'è più materia oscura nell'Universo di quanto ce ne sia di materia ordinaria, ma la materia oscura è estremamente elusiva: non riflette, nè assorbe, nè emette luce ed è, pertanto, invisibile. Pertanto, della sua esistenza ci si accorge solo tramite gli effetti gravitazionali che esercita sull'Universo visibile.
Per provare a caprici qualcosa di più, i ricercatori provano a vedere possibili effetti ad essa dovuti osservando vasti gruppi di galassie (galaxy cluster) interagenti. Le galassie sono costituite da 3 "ingredienti" principali: stelle, nubi di gas e materia oscura. Durante le collisioni, le nubi di gas si diffondono nelle galassie collidenti, in tal modo le nubi urtano le une sulle altre. Le stelle, invece, non risentono quasi della collisione a causa delle enormi distanze che le separono.
L'astronomo David Harvey della École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera afferma "sappiamo come gas e stelle si comportano durante le collisioni cosmiche e come emergono dalle macerie. Confrontando come la materia oscura si comporta può aiutarci a circoscrivere meglio la sua reale natura". Dalle osservazioni recenti è emerso che la materia oscura, che pure è diffusa, parimenti alle nubi di gas, per tutte le galassie, non risente delle collisioni e, per così dire, "tira dritto" senza rallentare, similmente a quanto accade per le stelle:  diversamente da quest'ultime, ciò non non è dovuto al fatto che la materia oscura è lontana da altra materia oscura durante le collisioni (secondo le teorie più accreditate la materia oscura sarebbe distribuita uniformemente in tutti gli ammassi di galassie), ma che la materia oscura, non solo non interagisce con particelle visibili, ma interagisce anche ancor meno di quanto si pensasse con altra materia oscura.
Ciò consente di circoscrivere meglio le proprietà della materia oscura, facilitando il lavoro dei fisici teorici delle particelle.
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