Estate 1984

Il 7° Campo Estivo Astronomico si svolse dal 21 al 29 Luglio nel 1984, ma si può considerare concluso il giorno 25, quando, verso le 14, si levò un vento violentissimo. Il pianoro del Gugn, sito del C.E.A., ha un’ orografia “ ideale” per l’ accelerazione del vento, in quanto si può creare un effetto Venturi, ma un vento così non si era mai visto e mai si vedrà nei decenni successivi.
Non posso dire a quale velocità spirasse (secondo alcuni 120 km/h) ma posso sicuramente riferire che il suo passaggio fu impressionante e il suo effetto devastante. Ricordo, in particolare, che l’ammiraglia si sollevò per oltre 25 cm e sembrava volare via, che l’ angolare forato di acciaio che costituiva la struttura della specolina venne sradicato e che io, inginocchiato dalla mia canadese afferrando il palo centrale (le canadesi allora erano fatte così), venni praticamente
sollevato dal vento.
Riporto un estratto del “ diario del 7° C.E.A.”, compilato da Mario Monaco per Cielosservare di Ottobre 1984, nella cui foto di copertina, qui allegata, sono visibili i partecipanti ritratti il 24 Luglio, un giorno prima dell’ evento: “….un vero finimondo. Parte dei paletti delle tende si piegano come se fossero di burro. Gli ancoraggi degli strumenti cedono e si rovescia pure il rifrattore da 155 mm. Pure la Camera Schmidt cade violentemente in terra e il traliccio metallico dello specolino le rovina addosso tutto contorto. E’ una scena da mozzare il fiato e tutti sono terrorizzati. Alla fine si fa il bilancio dei danni: a parte le tende rovinate (compresa  l’ ammiraglia) si riscontra che i telescopi hanno subito danni alle montature, ma le ottiche sono miracolosamente intatte. I componenti del 7° C.E.A. si trovano ora improvvisamente con buona parte delle tende distrutte e soprattutto l’ammiraglia non può più offrire riparo; inoltre gli strumenti sono inutilizzabili….”
Tale evento mise in discussione il sito del Cugn, però dopo pensate e discussioni, nel 1985 si decise di ritornare comunque in quel meraviglioso posto, ma il Campo fu condizionato dagli eventi dell’anno precedente: si partì senza tenda ammiraglia e praticamente senza strumenti.
Difatti in Cielosservare di Ottobre 1985 Mario Monaco, nei suoi momenti di avvilimento (così si esprimeva lui),scrisse tra l’ altro: “ Che sarà l’ anno prossimo? ……Sono conscio che un periodo-se pur felice per il G.A.S.-si è concluso; un altr’anno, quando torneremo a parlare di Campeggio, altri impedimenti sorgeranno…. Organizzeremo il 9° C.E.A.? Io me lo auguro di cuore e sprono quei pochi giovani a fare di tutto per realizzarlo….. si potrà così ricominciare un nuovo ciclo che durerà, speriamo oltre gli otto anni passati.”
Oggi possiamo dire, con una certa soddisfazione, che a eccezione dell’anno successivo ancora, in cui si organizzò un piccolo appuntamento con le stelle, a distanza di 30 anni il Campo è ancora vivo e soprattutto si continuano a montare le tende lassù, in quel luogo che per noi è ”il più bel posto astronomico del mondo”, e non solo…