Autunno 1983

Con il riprendere dell’attività sociale, come sempre in autunno, la piccola rivista del Gruppo, Cielosservare, nata poco più di un anno e mezzo prima, riprese la sua cadenza mensile, ma con una novità: nel numero di Ottobre la copertina, invece di essere fissa e invariata (si veda trenta anni fa: Primavera 1982), riportava una fotografia astronomica, la galassia M31 in Andromeda ripresa dal mitico Presidente Mario Monaco con la nostra camera Schmidt.
La stessa immagine venne ripetuta nelle copertine dei numeri di Novembre e Dicembre, nei numeri di Gennaio, Febbraio e Marzo 1984 faceva bella mostra di sé un’ottima foto della Nordamerica e del Pellicano, ripresa sempre da Mario con la camera Schmidt, nei numeri di Aprile, Maggio e Giugno si inserì una foto di M42 e M43 ottenuta con l’allora telescopio sociale, il Newton-Cassegrain di 25 cm di diametro.

A partire da Ottobre 1984, e per tre anni sociali, si migliorò ulteriormente, cambiando foto in copertina a ogni numero. Tutte le foto apparse su questi numeri di Cielosservare erano rigorosamente scattate da soci del Gruppo Astrofili Savonesi.

E’ interessante segnalare che a Novembre 1983 il Gruppo partecipò alla prima Mostra del Computer e del libro scientifico dal titolo: Progetto alfabeto computer, che si tenne per 12 giorni nell’atrio e nella sala consigliare del comune di Savona.

 

Sono passati trent’anni, ma sembra essere passato un secolo:

  • il computer era uno strumento pressoché neonato che iniziava allora la diffusione, ma sembrava destinato a essere un oggetto di nicchia, cioè nella percezione comune non si pensava che avrebbe avuto la diffusione pervasiva dei nostri giorni;
  • la mostra, ogni mostra, era intesa, nella sua accezione generale, come un’esposizione di foto e al più una proiezione di diapositive: nulla faceva presagire che saremmo stati capaci di creare eventi “multiformi e accattivanti” come “A 400 anni da Galileo”, “L’Universo dal cielo” e “Al di là della Luna”;
  • la partecipazione a una mostra era quasi l’unico metodo per farsi conoscere a un pubblico vasto: Internet, Facebook e quant’altro erano di là da venire anche nella fantasia più fervida.

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