Paola Gamba

Paola Gamba

Alcuni astronomi hanno realizzato la più profonda survey spettroscopica di sempre con lo strumento MUSE installato sul VLT dell'ESO in Cile. Si sono focalizzati sul Campo Ultra-profondo di Hubble, misurando distanza e proprietà di 1600 galassie molto deboli, tra cui 72 galassie che non erano mai state viste prima, neppure dal telescopio Hubble. Questa base dati rivoluzionaria ha già portato a 10 articoli scientifici pubblicati in un numero speciale di Astronomy & Astrophysics. L'abbondanza di informazioni permette agli astronomi uno sguardo nuovo sulla formazione stellare nell'Universo primordiale e consente loro di studiare i moti e altre proprietà delle prime galassie - studio reso possibile dalle capacità spettroscopiche uniche di MUSE.

Testo immagini e video disponibili su:
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1738/

Un pianeta dal clima temperato, di dimensioni terrestri, è stato scoperto a soli 11 anni luce dal Sistema Solare da un'equipe di astronomi che ha utilizzato lo strumento HARPS, il famoso cercatore di pianeti. Il nuovo mondo è stato designato come Ross 128 b ed è il secondo pianeta più vicino dal clima temperato dopo Proxima b. È anche il pianeta più vicino scoperto in orbita intorno a una nana rossa non attiva: questo fatto potrebbe aumentare le probabilità che il pianeta possa sostenere la vita. Ross 128 b sarà uno dei principali bersagli dell'ELT (Extremely Large Telescope) dell'ESO, che sarà in grado di cercare biomarcatori nell'atmosfera del pianeta.

Testo immagini e video disponibili su:
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1736/

Lunedì, 27 Novembre 2017 00:00

Oumuamua, il primo asteroide interstellare!

Per la prima volta in assoluto alcuni astronomi hanno studiato un asteroide che è arrivato nel Sistema Solare dallo spazio interstellare. Le osservazioni con il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO in Cile e altri osservatori in tutto il mondo mostrano che questo oggetto singolare ha viaggiato nello spazio per milioni di anni prima dell'incontro causale con il nostro sistema. Sembra che sia un oggetto scuro, rossastro, molto allungato, roccioso o con un elevato contenuto di metalli. I risultati verranno pubblicati dalla rivista Nature il 20 novembre 2017.

Testo immagini e video disponibili su:
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1737/