Le "4 viste"
Le viste sono state create per una latitudine coincidente con Savona (44’ 18” N) alle ore 22,00 circa del 15 aprile 2020.
SUD
La costellazione del Leone domina la vista a Sud.
EST
La costellazione del Bootes con la brillante Arturo domina la vista a Est, più bassa la Vergine e all'orizzonte sorge Giove.
NORD L' Orsa Maggiore (Ursa Major) o Gran Carro ci indica la posizione della stella polare. La forma ci ricorda anche quella di un pentolino. Prolungando verso nord di cinque volte il lato corto opposto al manico troviamo la stella Polare che è la stella più luminosa della costellazione dell' Orsa Minore (Ursa Minor). La stella polare indica nel nostro emisfero esattamente la direzione del nord.
Ormai sotto la Polare si abbassa Cassiopea e l'Orsa Maggiore raggiunge quasi lo zenit. Bassa sull'orizzonte di Nord-est rotola Vega.
OVEST
Le costellazioni invernali si abbassano verso Ovest. I Gemelli sono ancora alti, e Capella è ben visibile mentre Orione si corica sull'orizzonte e poco sopra vediamo il Toro con la fulgidissima Venere.
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
COMETE Senza dubbio alla ribalta questo mese e il prossimo abbiamo la cometa ATLAS (2019 Y4), scoperta come molte in questi ultimi anni da un sistema di telescopi automatici. Il progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) è nato come i consimili per lo studio dei "sassi" potenzialmente pericolosi in avvicinamento alla Terra ed è basato su due telescopi Schmidt da 50cm altamente automatizzati installati alle Hawaii. In poco più di 3 anni di attività ATLAS ha già scoperto 472 asteroidi di cui 44 potenzialmente pericolosi, 5334 supernovae (!!) e 37 comete, tra cui quella di cui parliamo.
L'orbita, determinata da numerose osservazioni, è molto ellittica con un periodo di quasi 6000 anni e le sue caratteristiche permettono di assegnarla alla famiglia di "sungrazers" - comete che amano avvicinarsi pericolosamente al Sole - individuata dall'astronomo tedesco Heinrich Kreutz a metà dell'Ottocento. Si ritiene che queste comete nascano dalla frammentazione, avvenuta in un passato imprecisato, di una cometa gigante che avrebbe lasciato figlie illustri: basti citare le Grandi Comete del 1843 e 1882 e la Ikeya-Seki che nel 1965 fu visibile in pieno giorno come un brillantissimo astro a pochi gradi dal Sole, fatto questo testimoniato anche da un nostro socio fondatore.
C/2019 Y4 sembra avere caratteristiche meno spettacolari e le osservazioni raccolte finora fanno pensare a un oggetto relativamente piccolo: non è quindi da aspettarsi - per ora - un Big Show nei giorni intorno al perielio, che verrà superato il 31 maggio.
Durante il mese di aprile la cometa è visibile di prima sera con un'ampia chioma, poco concentrata, e transita nella poco cospicua costellazione circumpolare della Giraffa, a sinistra della Stella Polare, per poi dirigersi vero Perseo e immergersi nei bagliori crepuscolari il mese prossimo. La magnitudine apparente andrà da 7 a 5 ma al momento di andare in stampa sembra che la luminosità sia in forte eccesso rispetto alle prime previsioni: indice di un forte degassamento ma anche di una potenziale rottura anticipata.
Senza dubbio un oggetto di estremo interesse che va seguito a prescindere, da casa e sperabilmente dai luoghi bui che potremo tornare a frequentare quando ci verrà resa la libertà!
FENOMENI CELESTI SIGNIFICATIVI
COMETE Senza dubbio alla ribalta questo mese e il prossimo abbiamo la cometa ATLAS (2019 Y4), scoperta come molte in questi ultimi anni da un sistema di telescopi automatici. Il progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) è nato come i consimili per lo studio dei "sassi" potenzialmente pericolosi in avvicinamento alla Terra ed è basato su due telescopi Schmidt da 50cm altamente automatizzati installati alle Hawaii. In poco più di 3 anni di attività ATLAS ha già scoperto 472 asteroidi di cui 44 potenzialmente pericolosi, 5334 supernovae (!!) e 37 comete, tra cui quella di cui parliamo.
L'orbita, determinata da numerose osservazioni, è molto ellittica con un periodo di quasi 6000 anni e le sue caratteristiche permettono di assegnarla alla famiglia di "sungrazers" - comete che amano avvicinarsi pericolosamente al Sole - individuata dall'astronomo tedesco Heinrich Kreutz a metà dell'Ottocento. Si ritiene che queste comete nascano dalla frammentazione, avvenuta in un passato imprecisato, di una cometa gigante che avrebbe lasciato figlie illustri: basti citare le Grandi Comete del 1843 e 1882 e la Ikeya-Seki che nel 1965 fu visibile in pieno giorno come un brillantissimo astro a pochi gradi dal Sole, fatto questo testimoniato anche da un nostro socio fondatore.
C/2019 Y4 sembra avere caratteristiche meno spettacolari e le osservazioni raccolte finora fanno pensare a un oggetto relativamente piccolo: non è quindi da aspettarsi - per ora - un Big Show nei giorni intorno al perielio, che verrà superato il 31 maggio.
Durante il mese di aprile la cometa è visibile di prima sera con un'ampia chioma, poco concentrata, e transita nella poco cospicua costellazione circumpolare della Giraffa, a sinistra della Stella Polare, per poi dirigersi vero Perseo e immergersi nei bagliori crepuscolari il mese prossimo. La magnitudine apparente andrà da 7 a 5 ma al momento di andare in stampa sembra che la luminosità sia in forte eccesso rispetto alle prime previsioni: indice di un forte degassamento ma anche di una potenziale rottura anticipata.
Senza dubbio un oggetto di estremo interesse che va seguito a prescindere, da casa e sperabilmente dai luoghi bui che potremo tornare a frequentare quando ci verrà resa la libertà!