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30 anni fa: estate '87

Poco più di cinque anni fa, in “30 anni fa: primavera '82”, raccontavo della nascita di Cielosservare , il nuovo notiziario del Gruppo e riferivo, tra l'altro, che  ....
nel mese di Aprile venne così alla luce il nuovo notiziario, a cui si volle dare la dignità di un nome (Cielosservare), più ampio e con una nuova veste (venti pagine di formato ridotto), con una struttura definita, composta da cinque rubriche (calendario delle riunioni, attività svolta, articolo o recensione, osservare il cielo, effemeridi e fenomeni celesti) e con uno stabile comitato di redazione composto da giovani (Roberto Bracco, Gianni Capra, Valerio Ghisolfi, Aldo Vassallo, Antonella Vassallo, Massimo Vesalici, Sandro Zappatore). Accadde così, come succede fortunatamente spesso dei periodi di crisi e di transizione, che un possibile inverno per il Gruppo si tramutò in una Primavera. Tale periodo di grazia durò circa 5 anni: avremo modo di raccontare.”

Le notizie di cui Vi ho riferito in questa rubrica in questi anni sono state tratte essenzialmente da Cielosservare, che, per l'impegno e la caparbietà del comitato di redazione, mantenne per oltre cinque anni la struttura e la dimensione che era stata decisa a inizio 1982. A Giugno 1987 la redazione si era era ridotta a tre componenti (Roberto Bracco, Aldo Vassallo e Antonella Vassallo) e si dovette prendere atto dell'impossibilità di continuare a uscire mensilmente con una pubblicazione di “venti pagine di formato ridotto” per cui la redazione, o, mi verrebbe da dire, riconoscendone l'impronta, Roberto Bracco, scrisse nella prima pagina del n.48 di giugno 1987 il seguente editoriale che riporto integralmente:
Cinque anni orsono decidemmo di trasformare il vecchio foglio ciclostilato in qualcosa di più dignitoso e nacque “CIELOSSERVARE”. Dopo ben 48 numeri e più di 900 pagine a stampa, si impone un bilancio. All'inizio ci si trovava in 7 o 8 studenti (leggi: tempo illimitato) e si poteva garantire sempre un buon livello di articoli. Col passare degli anni molti studenti sono divenuti lavoratori e i redattori sono calati agli attuali 2 o3. Il risultato è evidente: abbassamento del tono della rivista(scrivere articoli originali richiede molto tempo) e sovraccarico di lavoro per i redattori. 
Cinque anni ininterrotti di pubblicazioni sono tanti, specie per un Gruppo piccolo come il nostro: associazioni ben più numerose sono uscite nell'86 con un numero dopo la fine dell'anno!
Quanto precede non è assolutamente un addio ai lettori: in ottobre torneremo, ma si impone la diminuzione della frequenza in modo da aumentare la qualità e dedicare un po' di tempo all'attività scientifica, che è e deve essere la base di un'associazione astronomica: scrivere di astronomia senza osservare il cielo è come costruire un'auto dotata di tutte le finiture, ma priva del motore. Abbiamo dei bellissimi programmi di osservazione: lanciamoli e poi il materiale per il notiziario arriverà da solo.”

Come scritto nell'editoriale di giugno 1987, quello non fu però un addio. Le linee guida sul da farsi vennero elaborate al CampoEstivo Astronomico in una lunga riunione tenutasi in tenda nel pomeriggio piovoso del 23 agosto 1987.
Di questi sviluppi parleremo la prossima volta.